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La seconda edizione di #AgendaSud2030: un dialogo tra Europa e Mediterraneo
La città di Napoli ha ospitato la seconda edizione di #AgendaSud2030 presso le Gallerie d’Italia, un evento di prestigio che si pone come fulcro di discussione sul futuro del Sud Italia e la sua interazione con il contesto più ampio del Mediterraneo. Promosso dalla Fondazione Merita, l’incontro ha visto la partecipazione di figure chiave del panorama politico e finanziario, tra cui il ministro per gli Affari europei e per il Sud, Raffaele Fitto, e il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, noti per le loro recenti diatribe. Nonostante le tensioni, l’evento si è aperto con un gesto di distensione: una stretta di mano tra i due rappresentanti politici, simbolo di una possibile riconciliazione o, perlomeno, di un’apertura al dialogo.
Dialogo e cooperazione: le parole chiave di Fitto e De Luca
Durante il suo intervento, il ministro Fitto ha sottolineato l’importanza di ‘evitare sempre la polemica per la costruzione delle soluzioni’, evidenziando un approccio governativo omogeneo verso tutte le regioni italiane in merito ai fondi di sviluppo e coesione. Ha inoltre enfatizzato un cambiamento nel meccanismo di finanziamento, ora basato su un’intesa diretta tra governo e regioni, con 17 accordi già firmati. Da parte sua, De Luca, pur avendo precedentemente criticato aspramente l’operato del ministro riguardante il blocco dei fondi Fsc, ha ribadito la propria focalizzazione su obiettivi concreti per la comunità campana, distanziandosi da qualsiasi forma di polemica politica.
Un ponte tra due sponde: le potenzialità del Sud nel contesto Euro-Mediterraneo
La centralità del Sud Italia nel Mediterraneo, soprattutto in un periodo storico segnato da tensioni geopolitiche come la guerra in Ucraina, è stata uno dei temi portanti dell’evento. Claudio De Vincenti e Gian Maria Gros-Pietro hanno entrambi evidenziato il ruolo cruciale che l’Italia meridionale può e deve avere nell’avvicinare l’Europa alle sponde del Mediterraneo. L’ex ministro De Vincenti ha parlato della necessità di una ‘forte struttura di missione’ per gestire efficacemente le risorse del Pnrr, mentre il presidente di Intesa Sanpaolo, Gros-Pietro, ha messo in luce il dinamismo e la vitalità del tessuto produttivo del Mezzogiorno, contrapponendosi all’immagine di un Sud industriale deserto.
La visione dei comuni e la cooperazione territoriale
Antonio Decaro, presidente dell’Anci nazionale e sindaco di Bari, intervenendo in video collegamento, ha ribadito il successo del Pnrr come modello di interazione tra i diversi livelli di governo territoriale, sottolineando l’efficacia della collaborazione tra comuni nella gestione dei fondi di coesione. La sua testimonianza rappresenta l’esempio concreto di come, al di là delle polemiche politiche, il lavoro sul campo possa portare a risultati tangibili, soprattutto quando si agisce in sinergia.
In conclusione, #AgendaSud2030 ha offerto uno spaccato significativo sulle potenzialità del Sud Italia come ponte tra Europa e Mediterraneo, evidenziando la necessità di superare divergenze e polemiche per focalizzarsi su obiettivi di sviluppo condivisi. La stretta di mano tra Fitto e De Luca simboleggia forse una nuova fase di dialogo e cooperazione, essenziale per affrontare le sfide future del Mezzogiorno e garantire il suo ruolo centrale nel panorama Euro-Mediterraneo.