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Un nuovo regolamento per gli imballaggi: verso un’economia circolare
Imballaggi è il settore al centro di un nuovo regolamento che sta per vedere la luce in Europa. Gli ambasciatori dei 27 Paesi dell’Unione Europea hanno confermato l’accordo raggiunto sul regolamento imballaggi (Ppwr), sottolineando l’importanza di dire ‘no ai rifiuti creati dagli imballaggi, sì al riciclo e al riutilizzo’. Questa normativa è progettata per affrontare l’aumento dei rifiuti di imballaggio, cercando di armonizzare il mercato interno e promuovendo l’economia circolare. Fonti diplomatiche hanno rivelato che Malta e Austria hanno posto delle riserve di scrutinio su questo accordo.
Il ruolo determinante dell’Italia e la leadership di Giorgia Meloni
L’Italia, guidata dal consiglio della presidente Giorgia Meloni, ha giocato un ruolo determinante in questo negoziato. La presidente ha sottolineato la determinazione del paese nel difendere i propri interessi e nell’essere protagonista nel panorama europeo: ‘Abbiamo dimostrato che oggi a Bruxelles c’è un’Italia che non si arrende a soluzioni che penalizzano la nostra industria, ma che è capace di continuare a negoziare fino alla fine in maniera decisa, facendo valere la bontà dei propri argomenti, valorizzando le nostre eccellenze e riuscendo a modificare sostanzialmente il risultato finale’. Questo successo è stato possibile grazie all’azione concertata dei Ministeri coinvolti, al coordinamento con Palazzo Chigi e al lavoro di squadra svolto dagli europarlamentari italiani.
Palazzo Chigi ha emesso una nota in merito al regolamento sugli imballaggi, sottolineando che questa nuova normativa accrescerà la sostenibilità del settore, promuovendo una maggiore riciclabilità degli imballaggi e contribuendo a ridurre le barriere al funzionamento del mercato interno. Gli Stati membri saranno impegnati a ridurre i rifiuti, con flessibilità nella scelta delle misure per raggiungere gli obiettivi, specialmente per quanto riguarda gli imballaggi riutilizzabili e quelli monouso riciclabili. Inoltre, vengono incentivare tecnologie come il riciclo chimico e settori in cui l’Italia eccelle, come le plastiche compostabili e i prodotti di eccellenza come vini e distillati.
Questo nuovo regolamento si inserisce in un contesto più ampio di promozione della sostenibilità e della responsabilità delle imprese. La direttiva sul dovere di diligenza delle imprese mira a garantire che le catene di approvvigionamento rispettino i diritti umani e l’ambiente. L’Italia ha giocato un ruolo chiave nel raggiungimento di un testo equilibrato ed efficace, concentrando gli oneri sulle grandi società per contribuire alla mitigazione degli effetti delle attività economiche sui cambiamenti climatici e alla tutela dei diritti umani. Questi risultati sono il frutto di uno sforzo comune di tutti gli attori coinvolti nel sistema italiano.