![Il successo del governo Meloni: drastico calo degli sbarchi e nuove rotte migratorie 1 20240315 104546](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240315-104546.webp)
L’Italia sotto il governo Meloni: crollo del 70% degli sbarchi
Il recente rapporto di Frontex ha svelato che l’Italia non è più la meta preferita dai trafficanti, con un impressionante crollo del 70% degli sbarchi irregolari lungo la rotta del Mediterraneo centrale nei primi due mesi del 2024 rispetto all’anno precedente. Questo cambiamento repentino è stato attribuito alla nuova strategia adottata dal governo guidato da Giorgia Meloni, che sta iniziando a dare i suoi frutti. Secondo i dati, mentre a livello europeo il numero totale degli attraversamenti di frontiere è rimasto stabile, sono emerse variazioni significative nelle rotte preferite dai migranti.
Un cambiamento significativo nelle rotte migratorie
Nei primi due mesi del 2024, i flussi migratori si sono spostati in modo sorprendente: mentre il Mediterraneo centrale ha registrato un calo drastico degli sbarchi, il Mediterraneo orientale e l’Africa occidentale hanno visto incrementi notevoli, rispettivamente del +117% e del +541%. Questo scenario sottolinea un cambiamento nelle dinamiche migratorie, con una diminuzione del 65% degli attraversamenti irregolari lungo la rotta dei Balcani occidentali verso l’Italia. Questi dati evidenziano un chiaro spostamento dei flussi migratori, con conseguenze dirette sulle pressioni che il Paese deve affrontare.
Le azioni del governo Meloni e i risultati ottenuti
Nonostante le critiche ricevute per la gestione dei migranti nel corso del 2023, il governo Meloni ha dimostrato una svolta significativa in materia di immigrazione. Gli sforzi profusi si sono concretizzati non solo in un calo degli sbarchi, ma anche in importanti accordi internazionali. L’accordo con la Tunisia, fortemente voluto dal primo ministro, è considerato un esempio da seguire da parte di Bruxelles e potrebbe aprire la strada a intese simili con altri Paesi africani come l’Egitto e la Mauritania. Questo memorandum non solo favorisce l’economia tunisina, ma contribuisce anche a regolare i flussi migratori verso l’Europa.
Il governo Meloni ha adottato una strategia ampia e articolata, che include non solo accordi bilaterali come quello con l’Albania, ma anche iniziative interne come il piano Mattei. Questa combinazione di interventi mira a contrastare il business criminale legato al traffico di esseri umani e a ridurre le vulnerabilità lungo le rotte migratorie. Le azioni intraprese stanno iniziando a dare i loro frutti, con un impatto positivo sulla situazione migratoria in Italia e sull’immagine del Paese a livello internazionale.