Saluti romani a Palazzo Estense, i sindacati si esprimono
Cgil, Cisl e Uil esprimono con fermezza la loro condanna per i fatti avvenuti sabato 3 febbraio a Palazzo Estense di Varese. Durante un matrimonio, diversi invitati hanno ripetutamente eseguito saluti romani, gesto fortemente simbolico legato al regime fascista. Questo comportamento, oltre ad essere provocatorio, rappresenta un oltraggio alle istituzioni democratiche del nostro Paese.
Un’azione provocatoria e inaccettabile
Le immagini del saluto fascista dal balcone e nel cortile del Comune di Varese non possono essere sottovalutate. Si tratta di gesti che vanno oltre la mera provocazione: sono un chiaro riferimento a un’ideologia criminale che non può trovare spazio in una società democratica. È fondamentale sottolineare che non vi è alcuna tolleranza per coloro che si richiamano alla dittatura, alla violenza e agli abusi del periodo fascista.Liberazione e democrazia: valori da difendereLa storia italiana è segnata da momenti cruciali in cui la lotta per la libertà e la democrazia ha prevalso. La Resistenza e la Costituzione antifascista rappresentano pietre miliari nella costruzione di una società libera e democratica. È importante ricordare che la libertà è stata conquistata grazie al coraggio di coloro che si sono opposti al regime fascista, spesso pagando con la propria vita. La libertà è un bene prezioso che va difeso da chiunque cerchi di minarla o strumentalizzarla.
Chiediamo chiarezza e azioni decise
È necessario che le autorità competenti facciano piena luce sull’episodio accaduto a Palazzo Estense. È un dovere morale e civico bandire una volta per tutte gruppi e individui apertamente ostili ai principi democratici e antifascisti sanciti nella nostra Costituzione. I valori di libertà e democrazia devono essere difesi senza compromessi, poiché rappresentano il fondamento su cui si è costruita la nostra società. Sia le istituzioni che la società civile devono unirsi per respingere con forza qualsiasi forma di apologia del totalitarismo e della violenza, affermando con determinazione il rispetto per la dignità umana e la libertà di ogni individuo.