![Scandalo: Prete positivo alla cocaina soccorso dopo incidente in auto 1 20240313 134315](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240313-134315.webp)
Soccorso un prete finito in auto contro il guardrail, sorpresa in ospedale
Un prete di 50 anni che opera in una parrocchia dell’Alto Sangro e alle periferia di Sulmona è stato soccorso dal 118 la scorsa domenica, dopo che con la sua auto era finito contro un guardrail. Il sacerdote originario della Colombia stava rientrando da una cena con un collega a Pratola Peligna, quando ha perso il controllo dell’auto, complice l’asfalto bagnato per la pioggia. In ospedale gli è stata curata una ferita alla testa con qualche punto di sutura. Ma la sorpresa è arrivata quando sono arrivate le analisi del sangue, che normalmente vengono svolte dopo un incidente stradale.
Le analisi hanno rivelato una situazione inaspettata: “il prete è stato trovato positivo alla cocaina, con valori oltre il triplo del limite consentito.” Questa scoperta ha scosso la comunità locale, lasciando molti increduli. Al momento, dalla curia di Sulmona, il vescovo Michele Fusco ha preferito non commentare direttamente l’accaduto, ma ha già intrapreso azioni concrete: “ha riunito il Collegio dei consultori per valutare provvedimenti contro il sacerdote”. Intanto, la Polizia stradale ha agito di conseguenza: “gli ha ritirato la patente e lo ha denunciato per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.” Questo evento ha sollevato interrogativi sulla condotta del sacerdote e ha generato un dibattito sulla responsabilità e l’esempio che una figura religiosa dovrebbe rappresentare.
Reazioni e possibili conseguenze
La notizia dell’incidente e del test positivo alla cocaina del prete ha destato preoccupazione e stupore tra i fedeli e la comunità ecclesiastica. Molti si chiedono come sia stato possibile che un rappresentante religioso si trovasse in una simile situazione, mettendo in discussione la sua condotta e la fiducia riposta in lui. Il Vescovo Fusco, prendendo atto della gravità della situazione, ha deciso di agire prontamente: “è importante che la Chiesa prenda posizione e prenda le misure necessarie per affrontare un comportamento così inaccettabile”.
Le implicazioni di questo evento potrebbero essere significative per la comunità e per il sacerdote coinvolto. Oltre alle conseguenze legali legate alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il sacerdote potrebbe affrontare sanzioni disciplinari da parte della Chiesa, che potrebbero variare dalla sospensione dell’incarico alla destituzione. Questo episodio solleva anche una riflessione più ampia sull’uso di droghe all’interno della società e sulle sfide che molte persone, anche figure pubbliche, possono incontrare nel gestire situazioni di dipendenza. La vicenda del prete colombiano rappresenta un campanello d’allarme sull’importanza della responsabilità individuale e sull’attenzione alla condotta morale, soprattutto quando si riveste un ruolo pubblico e di guida per la comunità.