Roma: Proteste contro il Nuovo Codice della Strada
“Stop al Nuovo Codice della Strage” è il grido che risuona nelle piazze italiane, in un’onda di contestazioni che si protrarrà fino al 12 marzo. La riforma del Codice della Strada, proposta dal ministro Salvini e attualmente in fase di discussione parlamentare, è al centro di aspre critiche e di una viva opposizione. L’iniziativa, promossa dalla piattaforma #Città30Subito e supportata da varie associazioni e attivisti in tutta Italia, vede la partecipazione di migliaia di cittadini determinati a far sentire la propria voce.
A Roma, domenica scorsa, si è svolto un intenso flash-mob di protesta, con manifestanti che hanno scelto di esprimere il loro dissenso in maniera suggestiva e simbolica. Volti coperti da maschere, tute bianche macchiate di vernice rossa a evocare il sangue, corpi distesi sui sampietrini di piazza Santi Apostoli tra biciclette, cartelli e striscioni: una performance visiva che mira a mettere in luce il rischio di una normativa ritenuta pericolosa e inefficace.
La Critica della Fiab e le Preoccupazioni sulla Sicurezza Stradale
La Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) si è schierata apertamente contro la riforma, evidenziando le contraddizioni e i potenziali rischi che questa comporta. In un comunicato, la Fiab sottolinea che la proposta del governo, presentata come un’azione volta a “salvare vite in strada”, potrebbe invece portare a conseguenze drammatiche. Limitando l’autonomia delle amministrazioni locali e indebolendo le misure di sicurezza già esistenti, si paventano scenari di maggiore pericolo e insicurezza per tutti gli utenti della strada.
Secondo le statistiche, nel 2022 sono state 3.159 le vittime di incidenti stradali in Italia, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. I feriti hanno raggiunto quota 223.475, di cui il 73% coinvolti in incidenti in ambito urbano. Questi dati pongono l’Italia in una posizione critica rispetto ad altri Paesi europei: mentre nazioni come Gran Bretagna, Germania e Spagna registrano un minor numero di morti per incidenti stradali, l’Italia si trova ad affrontare una situazione preoccupante e in crescita.
La Fiab evidenzia come le principali cause di mortalità sulle strade siano legate all’eccesso di velocità, alla guida distratta e alla mancata precedenza ai pedoni. Elementi cruciali che, a detta dell’associazione, non ricevono l’adeguata attenzione nella proposta di riforma del Codice della Strada. Per contrastare efficacemente il fenomeno, la Fiab sottolinea la necessità di un approccio scientifico e globale, che includa misure di moderazione della velocità, controlli più stringenti e un ripensamento degli spazi pubblici per favorire la mobilità sostenibile e sicura.