Maltempo a Milano: situazione critica dei fiumi Lambro e Seveso
A febbraio è caduta pioggia con livelli venti volte superiori rispetto allo scorso anno, ha dichiarato il sindaco Beppe Sala, evidenziando i danni causati dall’acqua sulle strade di Milano. L’assessore alla Protezione civile Marco Granelli ha sottolineato che i livelli più preoccupanti attualmente riguardano i fiumi Lambro e Seveso. L’allerta gialla è stata confermata fino a mezzanotte, con la vasca di contenimento del Seveso al Parco Nord attivata dopo le abbondanti piogge iniziate nella notte.
Per il Seveso e il Lambro siamo nella fase più intensa delle precipitazioni, ha dichiarato Granelli. I livelli idrometrici sono in costante monitoraggio, con il Lambro che ha raggiunto la quota preoccupante di 180 al parco. Seveso e Lambro, con un’escursione a Milano di circa 3 metri, sono sotto stretta osservazione. Le piogge intense e continue stanno causando un ulteriore innalzamento dei livelli, con evacuazioni in corso a Parco Lambro e la vasca del Seveso pronta ad essere attivata.
Interventi di emergenza e situazione in Lombardia
Le chiamate ai vigili del fuoco sono aumentate considerevolmente in tutta la Lombardia, con centocinquanta interventi in corso principalmente per allagamenti e situazioni di pericolo. Le province più colpite sono Brescia, Milano, Cremona e Mantova, dove si concentrano la maggior parte degli interventi. Grazie al coordinamento efficace e alla pronta risposta degli operatori, le operazioni di soccorso stanno procedendo in modo efficiente.
La Valtellina e la Valchiavenna sono state colpite da una violenta ondata di maltempo con fitte nevicate in località turistiche come Madesimo e Livigno. Le nevicate si segnalano sopra i 1.100 metri, mentre sul fondovalle si registrano intense piogge e il rischio di allagamenti. La Polstrada del Comando provinciale di Sondrio ha segnalato una copiosa nevicata sul passo del Maloja, importante collegamento fra Valchiavenna e Svizzera, attualmente transitabile solo con catene montate. Alcuni valichi alpini sono chiusi a causa delle abbondanti nevicate.
Le temperature sono in crollo nella provincia più a nord della Lombardia, con un aumento del livello di fiumi e torrenti mitigato dalla neve in quota. Alcuni dissesti e fronti franosi sono sotto stretto monitoraggio, mentre il pericolo di valanghe rimane elevato sull’arco alpino lombardo. Gli esperti raccomandano di evitare ciaspolate, sci-alpinismo ed escursioni in neve fresca, vista l’instabilità del manto nevoso.