Manifestazione contro la riforma del Codice della Strada: la protesta delle biciclette
Manifestazioni in bicicletta si stanno diffondendo in varie città italiane per protestare contro la proposta di riforma del Codice della Strada voluta da Salvini. A Milano, l’appuntamento è per domenica 10 marzo davanti alla Triennale per una pedalata collettiva in modalità ‘slow ride’. I promotori dell’iniziativa sottolineano che abbassare la velocità può rendere le strade più sicure e scorrevoli per tutti, rappresentando una risignificazione dello spazio pubblico in linea con le richieste di ‘Città delle persone’.
L’arrivo della pedalata è previsto in largo XI Settembre angolo corso Monforte, davanti alla Prefettura, dove si terrà un presidio con interventi e ‘microfono aperto’ contro la proposta di riforma del Codice della Strada. Gli organizzatori evidenziano la mancata tutela dei ciclisti e dei pedoni nella nuova proposta e il depotenziamento delle amministrazioni comunali nel contrastare gli incidenti stradali e favorire la mobilità lenta.
La situazione delle strade in Italia: dati preoccupanti
In base ai dati del 2022, in Italia sono morte 3.159 persone in incidenti stradali, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. Sebbene si sia registrata una leggera diminuzione rispetto al 2019, i numeri rimangono allarmanti con 223.475 feriti. La Fiab sottolinea che l’Italia si trova in una situazione critica in Europa, con un tasso di mortalità in strada più elevato rispetto ad altri Paesi come Gran Bretagna, Germania e Spagna.
Secondo l’Istat, le principali cause di morte sulle strade italiane sono l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni. Tuttavia, la proposta di riforma del Codice della Strada viene criticata per non affrontare efficacemente queste problematiche. I promotori della manifestazione sottolineano che le misure proposte nella riforma vanno in direzione opposta agli obiettivi di sicurezza stradale del Piano 2030, limitando l’autonomia delle amministrazioni comunali e depotenziando strumenti cruciali per la sicurezza stradale.
La mobilitazione nazionale guidata dalla piattaforma #Città30Subito chiede un approccio scientifico e sistemico per moderare la velocità, implementare interventi normativi a favore della mobilità attiva e del trasporto pubblico, e agevolare percorsi verso le città a 30 km/h.