Auto d’epoca in Italia: un tesoro da preservare per il futuro
Le auto d’epoca rappresentano un patrimonio nazionale di inestimabile valore, con particolare riferimento alle vetture che vantano più di 20 anni di storia. In Italia, secondo i dati della Motorizzazione, si contano ben 16.146.684 veicoli con più di due decenni alle spalle, corrispondenti al 28% del parco circolante. Tuttavia, soltanto 148.882 di queste auto posseggono la certificazione di rilevanza storica e collezionistica.
La questione della certificazione e la richiesta di cambiamento
La problematica principale riguarda il rilascio del Certificato di rilevanza storica e collezionistica, che attualmente è gestito da ‘semplici amatori di federazioni private senza una formazione né titolo’, come evidenziato dal presidente della Camera arbitrale internazionale, Rocco Guerriero. Questo processo, in mano a individui privi di competenze specifiche, solleva il rischio di possibili danni erariali, in quanto tali soggetti possono decidere chi è esente dal pagamento delle tasse statali.
Guerriero ha sottolineato l’importanza di affidare questa delicata procedura a professionisti qualificati, al fine di evitare controversie e liti giudiziarie che coinvolgono proprietari di veicoli storici e enti come l’Asi, l’Automotoclub storico italiano. L’invito a ‘sanare questa anomalia’ puntando su figure competenti è stato avanzato alla luce della necessità di garantire maggiore trasparenza e correttezza nel processo di certificazione durante la revisione prevista quest’anno.
La sicurezza stradale e l’aspetto finanziario
Un’altra questione rilevante riguarda la sicurezza stradale di questo ‘museo itinerante’ di auto d’epoca, considerando che molte di esse potrebbero non essere dotate di dispositivi moderni di sicurezza, come l’airbag. Questo solleva interrogativi sulle misure necessarie per garantire la tutela non solo del patrimonio storico, ma anche della incolumità di chi viaggia su queste vetture.
Dal punto di vista finanziario, la questione del danno erariale è centrale. Considerando la potenziale esenzione dal pagamento del bollo per quasi 150.000 vetture per dieci anni, con un costo stimato di 300 euro a bollo, si profila un impatto economico significativo. È essenziale valutare attentamente le implicazioni finanziarie di questo sistema e adottare misure adeguate per prevenire eventuali perdite per le casse statali.