Una proposta di commissione d’inchiesta nel caso dei dossieraggi
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha avanzato la proposta di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta in merito ai presunti dossieraggi che hanno coinvolto politici, imprenditori e personaggi pubblici. Nordio ha sottolineato la necessità di approfondire la questione, affermando: ‘Le parole usate da Cantone sono state estremamente forti. Credo che adesso abbiamo raggiunto il punto cruciale, forse un punto di non ritorno.’ Questa mossa è stata supportata dalla premier Giorgia Meloni, che ha espresso urgenza nel passare il ddl cyber, sottolineando l’importanza di norme più stringenti per contrastare tali pratiche illecite. Meloni ha affermato che è fondamentale andare a fondo della vicenda, non solo identificando i responsabili diretti, ma anche individuando i mandanti e gli interessi nascosti dietro questo sistema.
Reazioni e disponibilità alla collaborazione
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, si è dichiarato disponibile a un’audizione riguardo al caso dossier che ha avuto origine da un esposto da lui presentato al Copasir e all’Antimafia. Il governo ha annunciato che affronterà la questione in tempi rapidi, con un Consiglio dei ministri convocato per discutere della situazione. Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, ha evidenziato la necessità di rafforzare i meccanismi di protezione per impedire accessi abusivi alle banche dati sensibili. Santalucia ha sottolineato che è essenziale creare scudi di difesa per tutelare le informazioni sensibili, respingendo l’idea di eliminare tali banche dati, definendo tale azione come non saggia.
Reazioni politiche alla proposta di commissione d’inchiesta
La proposta di Nordio di istituire una commissione d’inchiesta ha diviso l’opinione pubblica e la classe politica. Il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha espresso la necessità di scoprire la verità ma ha posto in discussione l’utilità di una nuova commissione d’inchiesta, evidenziando che la commissione Antimafia e la magistratura in atto potrebbero già fornire importanti risposte. Anche il deputato di Azione, Enrico Costa, ha definito ‘intempestiva’ la proposta del Guardasigilli. Diversamente, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, ha elogiato l’iniziativa, definendola ‘sacrosanta’ e offrendo la disponibilità del suo partito a collaborare per evitare che simili casi si ripetano in futuro. Dal M5S, la vicecapogruppo alla Camera, Vittoria Baldino, ha criticato duramente gli attacchi alla magistratura, sottolineando l’importanza di preservare le istituzioni preposte al controllo di legalità.