Una commissione d’inchiesta proposta da Nordio
Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ha proposto l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per indagare sui presunti dossieraggi ai danni di politici, imprenditori e personaggi noti. Nordio ha espresso ‘piena fiducia’ nella commissione Antimafia e ha sottolineato l’importanza delle indagini svolte finora. Riguardo alle parole di Raffaele Cantone, Nordio ha commentato che sono state ‘estremamente forti’, indicando che la situazione potrebbe essere arrivata a un punto di svolta cruciale. La premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’urgenza di approvare il ddl cyber, affermando che norme più stringenti avrebbero reso più difficile compiere le azioni scoperte, con conseguenze legali più significative.
Giorgia Meloni ha insistito sull’importanza di condurre un’indagine approfondita sul caso vergognoso del ‘dossieraggio’, sottolineando la necessità di arrivare alle radici del problema. La premier ha enfatizzato la necessità di scoprire non solo chi eseguiva l’accesso improprio ai database sensibili, ma anche chi ne trae vantaggio e quali interessi si celano dietro questo sistema che ricorda regimi autoritari. Meloni ha sottolineato che è cruciale perseguire non solo gli esecutori materiali, ma anche coloro che hanno orchestrato tali azioni e che traggono vantaggio da esse.
Reazioni politiche e proposte di soluzione
Il ministro della Difesa Guido Crosetto si è dichiarato disponibile a un’audizione riguardo al caso dossier che si è sviluppato a seguito di un’esposto presentato al Copasir e all’Antimafia. Il governo ha annunciato che affronterà rapidamente la questione, con un Consiglio dei ministri previsto per lunedì. Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, ha sottolineato l’importanza di rafforzare le misure di protezione per prevenire accessi impropri alle banche dati sensibili, criticando il protrarsi nel tempo di tali azioni illecite.
Le reazioni politiche alla proposta di istituire una commissione d’inchiesta sono state divergenti. Il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha sottolineato la necessità di scoprire la verità, ma ha espresso dubbi sulla forma della commissione, considerando valide le competenze già presenti nella commissione Antimafia e tra i magistrati coinvolti. Il deputato di Azione, Enrico Costa, ha definito ‘intempestiva’ la proposta di Nordio. Diversamente, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha elogiato l’iniziativa del ministro, definendola ‘sacrosanta’ e offrendo la disponibilità del suo partito per evitare che simili eventi si ripetano, sottolineando il rischio per la democrazia. La vicecapogruppo M5S alla Camera, Vittoria Baldino, ha criticato gli attacchi alla magistratura, evidenziando un presunto tentativo di indebolire le istituzioni anti-mafia e di contrasto alla corruzione.