Nordio e Crosetto propongono una commissione d’inchiesta sugli accessi abusivi
Carlo Nordio e Guido Crosetto stanno sollevando la questione degli accessi abusivi alle banche dati, chiedendo l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta. Nordio, guardasigilli, spiega: ‘Credo che a questo punto si possa e si debba riflettere sulla necessità dell’istituzione di una Commissione parlamentare d’Inchiesta con potere inquirente per analizzare una volta per tutte questa deviazione che già si era rilevata gravissima ai tempi dello scandalo Palamara.’ La proposta viene sostenuta anche da Matteo Renzi, evidenziando un’ampia base di consenso politico sull’argomento.
Unione di intenti tra Nordio e Crosetto
L’interessante asse Nordio-Crosetto si concretizza in un ‘informale scambio di opinioni’ tra i due. Crosetto, autore dell’esposto che ha innescato l’indagine, dichiara la sua disponibilità ad essere ascoltato da Copasir e Antimafia, supportando l’idea di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta. Nordio, seguendo questa linea, propone un’indagine approfondita sull’abuso nell’uso delle banche dati, sui meccanismi di dossieraggio e sulla ricerca dei possibili mandanti di tali azioni.
Il ministro della Difesa Crosetto si esprime in maniera categorica: ‘Il Parlamento valuti l’istituzione della Commissione in modo da approfondire i temi più rilevanti ed oscuri che sono emersi finora.’ Si pongono quindi le basi per un’analisi dettagliata che mira a individuare chiaramente i responsabili di questi accessi impropri e delle eventuali finalità nascoste dietro tali azioni.
Indagini su presunti mandanti e dubbi sulla fattibilità
Le preoccupazioni si estendono anche a individuare i presunti mandanti di queste azioni illecite. Il ministro degli Esteri esprime la sua incertezza, suggerendo la possibilità che qualcuno abbia sfruttato informazioni sensibili per fini discutibili. Si pone quindi l’accento non solo sull’azione in sé, ma anche sulle motivazioni e sulle figure che potrebbero aver orchestrato queste attività illegali.
Matteo Renzi rilancia la proposta della commissione d’inchiesta, evidenziando l’importanza di affrontare le questioni emerse in modo trasparente e risolutivo. Tuttavia, fonti parlamentari della maggioranza esprimono dubbi sulla fattibilità di istituire tale commissione, citando problematiche in termini di tempistica e disponibilità di parlamentari. Resta quindi un interrogativo sul futuro di questa proposta e sulla sua reale attuazione.