La strana armata dei rossobruni italiani
Ciro Cerullo, conosciuto come Jorit nel mondo dello street-art, si distingue per le sue posizioni nette e controverse. A differenza di molti, non esita a esprimere il suo sostegno all’invasione russa dell’Ucraina. Secondo Cerullo, l’Ucraina non è vittima da liberare, ma un paese controllato dagli USA. La sua visione critica abbraccia un’ottica anti-imperialista, suggerendo di ‘spianare l’Ucraina’ per raggiungere la pace. In un contesto dove le posizioni sono spesso sfumate, le parole di Cerullo risuonano con forza per la loro chiarezza.
Il controverso street-artist e le sue azioni
Cerullo si trova al centro di polemiche per un murale commissionatogli dagli occupanti russi a Mariupol. L’opera, inizialmente ritenuta la rappresentazione di una bambina indigena, si rivela essere tratta da una foto di una fotografa australiana. Questo episodio solleva interrogativi sull’etica dell’artista e sulla genuinità delle sue rappresentazioni. In un contesto di guerra e propaganda, emerge la complessità di un’arte che si mescola con la politica.
Politica e arte: un connubio controverso
Nell’ambito politico italiano, personaggi come Cerullo trovano un terreno fertile. Le sue posizioni pro-russe lo rendono un possibile candidato per diverse liste e movimenti. La sua vicinanza alle posizioni di Michele Santoro e altri esponenti politici solleva domande sulle alleanze e le affiliazioni di fronte a questioni geopolitiche delicate. La figura di Cerullo si inserisce in un panorama politico-artisitico complesso, dove le linee tra arte, ideologia e propaganda si confondono.