Tutta Bovolenta piange Sara, mamma 40enne uccisa dal compagno
La chiesa di Bovolenta è stata teatro di un commovente momento di addio a Sara Buratin, una mamma quarantenne brutalmente uccisa dal compagno il 27 febbraio scorso. La piccola comunità si è riunita per commemorare la vita di Sara, madre di una quindicenne, in un’atmosfera carica di dolore e solidarietà. La tragedia, che ha segnato profondamente il paese, ha visto coinvolte due famiglie conosciute da tutti, generando un’onda di affetto e vicinanza senza precedenti.
Unione e pietà nella comunità di Bovolenta
La solidarietà ha prevalso nei confronti di entrambe le famiglie coinvolte, con un’animalemente palpabile nell’omelia del sacerdote don Lodovico Casaro. Durante la cerimonia, è stato sottolineato il valore dell’amore nella vita di Sara e l’importanza di trasformare il suo sacrificio in un’occasione per promuovere maggiore collaborazione e fiducia reciproca all’interno della comunità. L’appello alla preghiera non ha riguardato soltanto la defunta e la sua famiglia, ma anche il compagno aggressore e soprattutto la figlia nata dalla loro unione.
Un commovente tributo alla memoria di Sara
Il sindaco Anna Pittarello ha espresso il profondo sgomento della comunità di Bovolenta di fronte alla tragica perdita di Sara e del suo assassino, sottolineando il ricordo di Sara come una giovane donna piena di vita e sorriso. I compagni di scuola, in un messaggio colmo di affetto, hanno ricordato Sara come un sole che continuerà a splendere nei loro cuori, illuminando le loro vite con calore, energia e gioia. Anche i parenti e amici più stretti hanno voluto rendere omaggio alla sua memoria, sottolineando la forza e la positività che Sara ha regalato a chiunque incrociasse il suo cammino.
La cerimonia funebre ha rappresentato un momento di straziante commozione e di unità per una comunità che si stringe attorno alla memoria di Sara, lasciando spazio al dolore ma anche alla speranza che da tanta sofferenza possano germogliare semi di pace e consapevolezza. La giovane adolescente rimasta orfana è stata al centro delle preghiere e delle riflessioni di una Comunità desiderosa di trasformare il lutto in un’occasione di crescita e solidarietà. La figura di Sara, con il suo sorriso contagioso e la sua generosità d’animo, continuerà a vivere nei cuori di coloro che l’hanno amata e conosciuta.