Il caso Giampaolo Amato: testimonianze di amici e parenti
Nell’aula di tribunale di Bologna: si è svolta una scena toccante, con i due schieramenti di parenti e amici che supportano Giampaolo Amato, ex medico della Virtus, e la famiglia di Isabella Linsalata, la moglie deceduta. Da una parte, gli amici di lunga data di Amato, convinti della sua innocenza, e dall’altra la sorella e le amiche della vittima, divisi in un’aula che rappresenta un punto di svolta nella vicenda.Testimonianze di amici e familiari: tra i presenti, un amico di lunga data di Amato, Andrea, afferma: “Non può aver fatto quello di cui lo accusano. Noi gli crediamo perché lo conosciamo.” L’atmosfera in aula è densa di emozioni, dove professionisti, avvocati e piccoli imprenditori si ritrovano per sostenere Amato in uno dei momenti più difficili della sua vita.Un processo fuori dall’ordinario: gli amici più stretti di Amato non lo hanno abbandonato, offrendogli il loro sostegno in un momento cruciale. L’ingresso in aula è stato accompagnato da gesti di incoraggiamento, abbracci e sguardi solidali. In un processo segnato da due mondi che un tempo erano uniti e ora si trovano separati, la presenza degli amici e dei familiari è un segno di fiducia nell’innocenza dell’imputato.