L’incrocio tra giornalismo e reato: le parole di Cantone
Il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, ha recentemente affrontato la delicata questione degli accessi abusivi al database delle operazioni sospette da parte dei giornalisti. In un’audizione davanti alla commissione Antimafia, Cantone ha delineato chiaramente il confine tra la libertà di stampa e il concorso in reato. Secondo Cantone, ‘il cronista che riceve una notizia già fatta non commette reato, ma se fa in modo che la notizia venga commissionata con criteri illeciti questo è concorso nel reato.’ Questa distinzione è fondamentale per comprendere il ruolo dei giornalisti in situazioni di questo genere e per evitare scivolamenti etici che potrebbero compromettere l’integrità della professione.
Un fenomeno in crescita: gli accessi abusivi alle banche dati
L’audizione di Cantone ha anche evidenziato la portata allarmante del fenomeno degli accessi abusivi alle banche dati, definendolo ‘mostruoso’. Secondo il procuratore, il numero di tali accessi è in costante aumento, e preoccupa il fatto che il mercato che ruota attorno a queste pratiche illecite non si sia ancora fermato. Cantone ha sottolineato che oltre alla figura di Striano, esistono altri attori coinvolti in queste attività illegali, confermando la complessità e l’ampiezza del problema. Queste dichiarazioni mettono in luce la necessità di una maggiore vigilanza e azione da parte delle istituzioni competenti per contrastare efficacemente questa forma di illecito che mina non solo la credibilità del giornalismo, ma anche la sicurezza e la legalità nel contesto più ampio della società.
Caro navigatore, cara navigatrice, la questione degli accessi abusivi al database delle operazioni sospette è un tema di grande rilevanza sociale e etica. La delicata intersezione tra il diritto all’informazione e la lotta alla criminalità pone sfide importanti di fronte alla professione giornalistica e alle istituzioni preposte al controllo e alla vigilanza. Le parole di Raffaele Cantone riflettono la complessità di questi scenari e sottolineano l’importanza di un’etica professionale solida e rispettosa delle norme per preservare l’integrità e la credibilità del giornalismo nel panorama contemporaneo.