Condannato a 12 anni per l’omicidio del padre malato e violento
Un uomo di 46 anni, Raffaele Sergi, è stato condannato a 12 anni di carcere a Torino per aver ucciso il padre, Enrico, 71 anni, affetto da una grave neuropatologia degenerativa. L’accusa si basa sul fatto che Sergi abbia colpito il padre con delle martellate nel cortile del condominio dove vivevano, causandone la morte il 2 luglio successivo all’aggressione avvenuta il 29 aprile del 2023. La difesa ha sottolineato che l’uomo soffriva di ansia e depressione, definendo l’omicidio come ‘l’epilogo di una tragedia annunciata’.
Il contesto e le motivazioni dietro l’omicidio
Secondo gli avvocati difensori, Roberta Rossetti e Fulvio Violo, l’aggressione è avvenuta a causa del deterioramento della salute mentale del padre, che si era reso ingestibile, aggressivo e violento anche nei confronti della madre. La moglie e il figlio dell’imputato si prendevano cura del padre malato, nonostante la sua condizione comportasse gravi difficoltà. La situazione era diventata insostenibile per la famiglia, con la madre che si trovava costantemente ad assistere un marito diventato violento e aggressivo. Raffaele Sergi ha affermato di aver agito in un momento di ‘black out mentale’, dimostrando di essere in uno stato di seminfermità al momento del tragico evento. Nonostante l’aggravante dell’omicidio, la Corte d’assise ha deciso di applicare le attenuanti generiche nella massima estensione, imponendo al colpevole una condanna a 12 anni di reclusione seguita da tre anni di libertà vigilata con l’obbligo di seguire una terapia.
Le conseguenze e la sentenza emessa dalla Corte
L’omicidio commesso da Raffaele Sergi è stato definito dagli avvocati difensori come la conseguenza di una situazione insostenibile e di una malattia che aveva messo a dura prova l’equilibrio familiare. La decisione della Corte di imporre una condanna così severa è stata accolta con dibattito, considerando le circostanze complesse che hanno portato all’aggressione mortale. La sentenza di 12 anni di reclusione riflette la gravità dell’atto commesso, pur tenendo conto del contesto emotivo e psicologico in cui si è verificato l’omicidio. La famiglia coinvolta, oltre alla perdita del padre, dovrà ora affrontare le conseguenze legali dell’azione di Raffaele Sergi, il quale, una volta scontata la pena detentiva, sarà sottoposto a un periodo di libertà vigilata con l’obbligo di seguire un percorso terapeutico.