Arrestato il latitante Giuseppe Auteri: il boss di Porta Nuova era ricercato da due anni
Giuseppe Auteri, noto come “Vassoio”, è stato finalmente catturato dopo due anni di latitanza. Il boss di Cosa Nostra era nel mirino delle autorità sin dal blitz antimafia del luglio 2022 contro il clan di Porta Nuova. L’arresto è avvenuto grazie all’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Palermo, sotto la direzione del generale Luciano Magrini, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Marzia Sabella. L’indagine che ha portato alla cattura di Auteri è stata definita come “delicata” dalle autorità coinvolte.
I dettagli dell’operazione di arresto
I carabinieri del nucleo Investigativo, guidati dal tenente colonnello Mimmo La Padula, hanno fatto irruzione nella residenza di Auteri in via Recupero 6, a Palermo. L’arresto è avvenuto nel pomeriggio, quando Auteri si trovava da solo al secondo piano dell’edificio. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti una pistola con matricola abrasa, 4000 euro in contanti e documenti attualmente al vaglio degli inquirenti. La pronta azione delle forze dell’ordine ha permesso di evitare qualsiasi forma di resistenza da parte del latitante.
Giuseppe Auteri ha un passato nel mondo criminale, avendo già scontato una condanna di 8 anni per associazione mafiosa. Dopo la sua liberazione, Auteri ha riconfermato il suo ruolo all’interno del clan di Porta Nuova, assumendo incarichi di maggiore responsabilità. Secondo i rapporti investigativi, Auteri è stato descritto come “uno dei più bravi ragazzi della cosca” da un collaboratore di giustizia, Alessio Puccio. Quest’ultimo ha fornito importanti informazioni ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia riguardo al ruolo e alle attività del latitante.
Le reazioni delle autorità e il commento degli investigatori
Il generale Magrini ha sottolineato l’importanza di questa operazione, definendola come una ulteriore vittoria nella lotta contro Cosa Nostra. Rispondendo ai giornalisti durante una conferenza stampa, Magrini ha affermato: “La lotta e il contrasto a Cosa Nostra passa anche dall’arresto dei grossi latitanti e sicuramente Auteri possiamo considerarlo tale”. Il colonnello Ivan Boracchia, comandante del reparto operativo, ha evidenziato come l’arresto di Auteri sia stato possibile grazie a un’indagine complessa che ha saputo sfruttare sia le moderne tecnologie che il tradizionale controllo del territorio. Auteri, considerato reggente del mandamento di Porta Nuova, è stato definito come un “personaggio in piena operatività” al momento della cattura.