Autista donna alla guida del bus, coro di ragazzini intona ‘stupro stupro’
Un episodio scioccante ha scosso la tranquilla provincia di Treviso: un autobus di linea gestito da un’autista donna è diventato teatro di un atto di violenza verbale senza precedenti. Mentre la giovane dipendente della Mom, la società di trasporto pubblico locale, si trovava al volante lungo la tratta Conegliano-Pieve di Soligo, un gruppo di ragazzini minorenni a bordo ha iniziato a intonare un coro agghiacciante: ‘stupro, stupro…’. La donna, costretta a confrontarsi con bande di bulli e violenti che frequentemente salgono sui mezzi pubblici, ha vissuto un momento di profonda angoscia e disagio.
La reazione delle autorità e della società di trasporti
Fortunatamente, la situazione non è sfuggita all’attenzione di una pattuglia della polizia municipale presente a bordo, che ha deciso di rimanere accanto all’autista per offrirle supporto e sicurezza durante il tragitto. Sebbene al momento non sia stata avviata un’indagine ufficiale sull’accaduto, non è escluso che i responsabili del comportamento vergognoso possano essere identificati e segnalati alle autorità competenti. La Mom, in stretto contatto con le forze dell’ordine, ha implementato misure di sicurezza aggiuntive, inclusa la presenza di vigilantes privati a bordo dei mezzi per garantire la protezione di autisti e passeggeri.
La denuncia sindacale e il monito del presidente di Mom
Il vicesegretario della Fit Cisl Belluno Treviso, Stefano Bergamin, ha sollevato la gravità della situazione, sottolineando che ‘la violenza, verbale o fisica, contro i lavoratori è sempre inaccettabile, ma quando si manifesta con ingiurie sessiste nei confronti di una donna è ancora più riprovevole’. Le autiste che operano per Mom rappresentano solo il 10% del totale degli autisti dell’azienda e spesso si trovano ad affrontare episodi di intimidazione e denigrazione durante il normale svolgimento del loro lavoro. Giacomo Colladon, presidente della Mom, ha evidenziato la responsabilità delle famiglie nell’educazione dei giovani, affermando che ‘una larga parte di genitori sembra non trasmettere più i valori fondamentali del rispetto e della civiltà ai propri figli’. Colladon ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto dalle forze dell’ordine locali nell’identificare i presunti responsabili dell’episodio, molti dei quali risultano essere minorenni provenienti da famiglie residenti nella zona di Pieve di Soligo, Treviso.