Bullismo tra i banchi di scuola rappresenta un fenomeno sempre più diffuso, e purtroppo, coinvolge anche categorie particolarmente sensibili, come i figli degli agenti di polizia. Dodici studenti figli di agenti della polizia di Stato sono stati vittime di atti intimidatori e vessatori, sia all’interno delle scuole che sui social network. Il segretario generale del Coisp, Domenico Pianese, ha dichiarato: “I colleghi ci segnalano una dozzina di casi in superiori di Firenze, Pisa e altre città, due anche in medie inferiori e non escludiamo altri casi. La maggioranza di loro non se la sente di tornare in classe.”
Bullismo tra i banchi di scuola rappresenta un fenomeno sempre più diffuso, e purtroppo, coinvolge anche categorie particolarmente sensibili, come i figli degli agenti di polizia. Dodici studenti figli di agenti della polizia di Stato sono stati vittime di atti intimidatori e vessatori, sia all’interno delle scuole che sui social network. Il segretario generale del Coisp, Domenico Pianese, ha dichiarato: “I colleghi ci segnalano una dozzina di casi in superiori di Firenze, Pisa e altre città, due anche in medie inferiori e non escludiamo altri casi. La maggioranza di loro non se la sente di tornare in classe.” Il Coisp si mostra preoccupato riguardo alla persistenza di questo clima di bullismo, affermando che se dovesse consolidarsi, rappresenterebbe un problema di rilevanza notevole. Pianese sottolinea che i processi devono svolgersi nei tribunali e non nelle piazze, evitando di trasformare i ragazzi in bersagli a causa della professione dei loro genitori. Inoltre, il segretario evidenzia che questi episodi si sono verificati in istituti scolastici con una forte presenza di attività politica, invitando docenti e presidi a intervenire per contrastare situazioni di questo genere. Il Coisp si dichiara pronto a sostenere coloro che decideranno di denunciare tali episodi.