“Franchi Tiratori” di Destra: Il Ruolo Decisivo nelle Elezioni in Sardegna
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha subito una clamorosa sconfitta nelle elezioni regionali in Sardegna, un evento che si può in parte attribuire all’azione di più di cinquemila “franchi tiratori” di destra. Questi individui, probabilmente leghisti di Matteo Salvini e sardisti di Christian Solinas, hanno giocato un ruolo chiave nel determinare il risultato elettorale, mettendo in difficoltà il candidato presidente Paolo Truzzu.
Parlando in termini numerici, i dati sono inequivocabili. Attualmente, il centrodestra ha ottenuto complessivamente 333.050 voti di lista, superando di 5.355 voti i consensi raccolti da Truzzu. Questo significa che almeno 5.355 elettori hanno scelto di votare per le liste di Fdi, Lega, Forza Italia e alleati, ma non hanno sostenuto il candidato governatore. Evidentemente, il numero di voti contrari a Truzzu potrebbe essere addirittura superiore, ipotizzando almeno 15.000 preferenze contrarie, considerando anche il fenomeno dei voti disgiunti.
Il Peso dei “Franchi Tiratori” e le Tensioni Politiche
La sconfitta di Truzzu, con una differenza di soli 2.924 voti rispetto alla sua avversaria Alessandra Todde, ha sollevato tensioni politiche significative nel panorama italiano. Se non fosse stato per questi “franchi tiratori”, Truzzu avrebbe celebrato la vittoria. Il timore nel centrodestra era proprio legato a questa eventualità, ovvero che gli elettori della Lega e del Partito Sardo d’Azione avrebbero adottato un comportamento simile: votare per un candidato diverso da Truzzu nonostante sostenessero le stesse liste.
In totale, Lega e “sardisti” hanno ottenuto 62.547 voti, quindi basterebbe un voto ostile a Truzzu ogni dieci per raggiungere il numero di oltre 5.000 “franchi tiratori” responsabili della sconfitta di Meloni. Sebbene non sia certo che tutti questi voti abbiano favorito Alessandra Todde, è plausibile che una parte di essi si sia indirizzata verso di lei o addirittura verso Renato Soru, altro candidato in lizza. Questi dati evidenziano il flusso di consenso che ha favorito i principali concorrenti a discapito del candidato del centrodestra.
La performance straordinaria di Todde, che ha ottenuto ben 40.301 voti personali in più rispetto al totale delle sue liste, mette in luce la rabbia e la delusione di Meloni e dei sostenitori di Truzzu nei confronti dei “franchi tiratori” che hanno influenzato l’esito elettorale. Questi eventi dimostrano quanto sia cruciale l’azione di singoli elettori nel determinare il destino di una competizione politica, con ripercussioni significative sul panorama nazionale.