Il Generale Vannacci sotto Inchiesta per Istigazione all’Odio Razziale
Il generale Vannacci è finito sotto i riflettori della Procura di Roma per presunta istigazione all’odio razziale. Le indagini sono state avviate dopo denunce presentate da associazioni riguardo a passaggi del suo libro autoprodotto, un caso editoriale con 200 mila copie vendute. Le affermazioni contestate includono definizioni discriminatorie nei confronti degli omosessuali e riferimenti controversi riguardanti persone di colore. Il generale difende le proprie opinioni affermando che, nonostante possano essere criticabili, restano tali. Sottolinea inoltre che, nel 2023, le opinioni dovrebbero affrontarsi attraverso il dialogo e non con la censura o i procedimenti giudiziari.
Le Difese del Generale e dei suoi Avvocati
Il legale di Vannacci, Giorgio Carta, sottolinea che l’unico stimolo presente nel libro è alla riflessione e alla lettura, negando categoricamente l’istigazione all’odio. Paragona la situazione alla storia di Galileo Galilei, sottolineando come le idee innovative possano essere travisate in un primo momento ma apprezzate successivamente. L’avvocato Massimiliano Manzo argomenta che il generale non sostiene la superiorità di una razza sull’altra, ma critica un eccessivo multiculturalismo estremo che potrebbe portare a serie problematiche. Questo nuovo procedimento si affianca a quello già in corso per presunta truffa legata a spese sostenute a Mosca, con inchieste sia dalla magistratura ordinaria che militare. La Corte dei conti potrebbe essere coinvolta, considerando le indagini in corso su presunti illeciti legati a indennità di servizio per i familiari, spese non autorizzate per l’auto di servizio e rimborsi per eventi mai svolti.L’Espulsione dal Cremlino e le Nuove IndaginiDopo essere stato espulso dal Cremlino in seguito all’invasione dell’Ucraina e a misure di reciproco allontanamento tra Italia e Russia, il Generale Vannacci si trova nuovamente sotto i riflettori. Le indagini riguardano presunte irregolarità amministrative durante il suo incarico a Mosca, evidenziate da segnalazioni del colonnello che ha preso il suo posto. Anomalie nella gestione amministrativa, come spese non autorizzate e rimborsi discutibili, sono al centro delle nuove verifiche. Nonostante le inchieste in corso, la Lega difende il generale, sostenendo la sua candidatura alle imminenti elezioni europee. Il partito politico afferma che le indagini rappresentano ‘medaglie’, denunciando vecchi metodi del sistema che non intendono minare il percorso politico di Vannacci.