Le Nuove Normative sulla Patente a Punti per la Sicurezza sul Lavoro
Rilasciata in formato digitale dalla competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro subordinatamente al possesso di una serie di requisiti, la patente a punti per la sicurezza sul lavoro nei cantieri verrà decurtata di 20 crediti in caso di incidente mortale e di 15 punti se l’incidente determina un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale. In situazioni di inabilità temporanea o assoluta che richiedono l’astensione dal lavoro per oltre quaranta giorni, saranno invece sottratti 10 crediti. La bozza prevede che l’Ispettorato definisca criteri, procedure e termini per questa sospensione. Secondo la bozza, ‘nei casi di infortuni da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, la competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro può sospendere, in via cautelativa, la patente fino a un massimo di dodici mesi’.
Le Contestazioni Sindacali e le Dichiarazioni di Pierpaolo Bombardieri della Uil
Durissimo il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri, che ha criticato aspramente le nuove misure governative. Bombardieri ha dichiarato: “Qui la gente continua a morire, di chiacchiere ne abbiamo le tasche piene”. Ha evidenziato la mancanza di risposte adeguate e ha sottolineato un clima inadeguato in merito alle morti sul lavoro. Ha definito le risposte come ‘parziali’ e ha sollevato la questione della mancanza di chiarezza riguardo alle coperture economiche. Sulla questione della patente a punti, ha già individuato una possibile fuga: “Tra le risposte la patente a crediti c’è, ma la vita di un lavoratore vale 20 crediti: si può lavorare con 15 e 5 si recuperano con un corso di formazione”. Bombardieri ha criticato il metodo di confronto definito ‘totalmente inadeguato’.
La Cgil, rappresentata da Maurizio Landini, ha anch’essa espresso forte dissenso riguardo alle misure proposte dal governo. Landini ha sottolineato la necessità di avviare una trattativa seria per realizzare un piano nazionale di prevenzione e protezione della salute e sicurezza sul lavoro. Ha chiesto il ripristino della parità di trattamento economico e normativo per i lavoratori in tutti gli appalti pubblici e privati, l’obbligo del cartellino identificativo per l’accesso ai cantieri, l’assunzione di più ispettori del lavoro e sanzioni più severe, anche penali, per le imprese inadempienti. Landini ha sottolineato la necessità di non erogare incentivi o finanziamenti a imprese non conformi e di non applicare i corretti contratti nazionali. Ha inoltre richiesto l’estensione della patente a punti a tutti i settori, non solo agli edili, evidenziando la necessità di una mobilitazione nazionale per affrontare la questione in modo più ampio.
La Cisl, rappresentata da Luigi Sbarra, ha adottato un approccio più conciliante. Sbarra ha definito le misure proposte dal governo come parzialmente condivisibili, sottolineando l’importanza di collegarle a una strategia nazionale concertata. Ha richiesto al governo di dare concretezza e profondità alle proposte sindacali, che includono il potenziamento dell’Ispettorato e dei controlli, nonché consistenti investimenti in formazione e prevenzione. La Cisl ha deciso di continuare la mobilitazione nazionale annunciando ulteriori iniziative sia al di fuori che all’interno dei luoghi di lavoro, evidenziando la determinazione del sindacato nel perseguire l’obiettivo di migliorare la sicurezza sul lavoro in tutte le sue sfaccettature.