Italia in Testa alla Spesa del Pnrr
Italia si posiziona in cima alla classifica europea per la spesa dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Con la cabina di regia convocata a Palazzo Chigi, il governo si prepara a rendere pubblici i dati sui volumi di spesa dei fondi europei. Questa trasparenza è attesa da tempo e finalmente potrebbe portare chiarezza sulla gestione dei fondi e sull’andamento del programma.
La presenza quasi integrale del governo, insieme ai rappresentanti di Comuni, Province e Regioni, sottolinea l’importanza dell’occasione. Il ministro agli Affari europei, Raffaele Fitto, presenterà la relazione sull’attuazione del Pnrr nel 2023, fornendo dati aggiornati sulla spesa registrata finora. Con Bruxelles che ha già trasferito metà dei fondi, l’Italia si distingue per una delle percentuali più alte di trasferimenti in Europa, segno di un avanzamento significativo nel percorso del programma.
Valutazione di Metà Periodo dell’UE
La recente “valutazione di metà periodo” della Commissione Europea evidenzia aspetti positivi e criticità per l’Italia. Tra i punti lodevoli, l’Italia risulta il Paese che ha incassato il maggior numero di rate del proprio Pnrr nell’Unione europea. Con oltre cento “traguardi” e “obiettivi” legati agli investimenti raggiunti, l’Italia si attesta in una posizione avanzata rispetto ad altri Paesi europei.
Tuttavia, sorgono incertezze riguardo all’impatto effettivo di ogni euro speso del Pnrr. La Commissione Ue stima che i 194 miliardi del programma dovrebbero aver contribuito a elevare il prodotto interno lordo italiano. Queste proiezioni, se da un lato indicano potenziali aumenti di produttività, pongono l’Italia in una posizione di confronto con altre nazioni beneficiarie. Le stime d’impatto del Pnrr italiano risultano inferiori non solo alle aspettative governative, ma anche rispetto agli effetti previsti per altri Paesi europei con proporzioni di fondi simili.