Scoperti sei ‘furbetti’ dell’assegno sociale a Milano
Sei individui sono stati denunciati a Milano per aver manipolato il sistema dell’assegno sociale in modi ingegnosi e illeciti. Le indagini condotte dal Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Milano hanno rivelato un’ampia gamma di frodi, dal prelievo di denaro da conti correnti italiani dall’estero alla falsa rappresentazione di parenti deceduti al fine di incassare indebitamente fondi destinati ad essi. Queste azioni sleali hanno sollevato sospetti sul fatto che i beneficiari potessero non trovarsi più nel paese o addirittura non fossero più in vita. Per smascherare queste frodi, le autorità hanno condotto verifiche approfondite presso le residenze sospette e coinvolto anche Interpol per rintracciare i responsabili all’estero o confermare i decessi. Tale operazione ha portato alla denuncia di sei individui, accusati di sfruttare indebitamente erogazioni pubbliche. Tre di loro sono stati segnalati per aver trasferito la loro residenza all’estero, ma hanno continuato a incassare benefici finanziari dall’Italia, mentre altri due sono stati denunciati per aver omesso di segnalare il decesso di un genitore, continuando ad incassare denaro destinato a loro. Uno degli individui coinvolti si è reso irreperibile già dal 2014 e, nonostante un mandato di cattura emesso nel 2019 dal Tribunale di Milano, è tutt’ora latitante. Le accuse riguardano anche un caso di truffa aggravata, in cui un individuo ha simulato la presenza in vita di entrambi i genitori deceduti al fine di continuare a ricevere indebitamente erogazioni pubbliche. Quest’ultimo ha anche abusato del sistema, ottenendo indebitamente una pensione di invalidità civile e altri vantaggi, come il pass disabili, rilasciato dal Comune di Milano.
Segnalati all’Inps individui per irregolarità legate alla residenza all’estero
Oltre alle denunce, numerose persone sono state segnalate all’Inps per irregolarità legate alla loro residenza all’estero. Tra queste, tre individui sono stati segnalati per aver superato il periodo consentito di permanenza all’estero (29 giorni), mentre altre nove persone sono state rilevate per essersi trasferite all’estero senza mai prelevare i fondi dai loro conti italiani. Quest’ultimi casi hanno portato l’Ente previdenziale a intraprendere azioni di recupero per un importo complessivo di euro 341.548,65. Le indagini e le segnalazioni effettuate dimostrano l’importanza di un rigoroso controllo e monitoraggio delle erogazioni pubbliche per prevenire abusi e frodi. L’abusivo incasso di fondi pubblici, la falsa rappresentazione di dati personali per ottenere benefici indebiti e l’omissione di informazioni cruciali per l’erogazione di aiuti economici minano non solo la fiducia nel sistema, ma causano danni significativi alle risorse destinate a coloro che ne hanno effettivamente bisogno. Le autorità competenti stanno lavorando attivamente per contrastare queste pratiche illecite e assicurare che i fondi pubblici siano destinati alle persone che ne hanno effettivamente diritto. La scoperta di tali ‘furbetti’ dell’assegno sociale a Milano sottolinea la necessità di una costante vigilanza e di misure rigorose per prevenire e reprimere comportamenti fraudolenti che danneggiano il sistema di assistenza sociale e previdenziale nel Paese.