Morti sul lavoro: Scioperi e proteste a Napoli e Caserta
Centinaia di lavoratori edili e metalmeccanici hanno partecipato a un presidio a Napoli promosso da Cgil e Uil davanti alla Prefettura, in piazza Plebiscito. Lo sciopero nazionale è stato proclamato in seguito alla recente strage di Firenze. In provincia di Napoli, l’ultima vittima di un incidente sul lavoro è stata Pasquale Pispico. Lo sciopero coinvolge le ultime due ore di ciascun turno, con la presenza di giovani e pensionati al sit-in e molti operai che hanno indossato caschi protettivi.
Le richieste sindacali per la sicurezza sul lavoro
Il segretario generale della Uil di Napoli e Campania, Giovanni Sgambati, ha dichiarato durante lo sciopero nazionale degli edili e dei metalmeccanici la necessità di istituire una Procura speciale sui morti sul lavoro. Sgambati ha sottolineato l’importanza di riconoscere l’omicidio colposo in caso di incidenti sul lavoro mortali. Ha inoltre proposto l’utilizzo di un terzo dell’avanzo dei premi assicurativi dell’Inail per la sicurezza sul lavoro e ha sollevato la questione del numero insufficiente di ispettori, affermando che sono ancora troppo pochi per garantire il rispetto delle norme.
Il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, ha insistito sulla necessità di equiparare le regole sugli appalti privati a quelle dei pubblici. Questo per evitare subappalti senza regole e per garantire una maggiore chiarezza sulle responsabilità all’interno del processo degli appalti. Le proposte sindacali mirano a una maggiore tutela dei lavoratori e a una maggiore responsabilizzazione delle imprese coinvolte.
Proteste anche a Caserta contro le morti sul lavoro
A Caserta, come in altre città italiane, si è tenuto un presidio organizzato da Cgil e Uil con il motto ‘Basta morti sul lavoro’. I sindacati hanno chiesto al Governo un’azione più incisiva in termini di controllo e prevenzione sul territorio, proponendo la creazione di un sistema di premialità per le aziende virtuose e una maggiore responsabilità per le aziende committenti nel processo degli appalti.
Sonia Oliviero della Cgil e Pietro Pettrone della Uil hanno guidato le proteste a Caserta, sottolineando la necessità di affrontare il problema delle morti sul lavoro in maniera più decisa. I sindacati hanno presentato al prefetto Castaldo un documento che evidenzia il costo elevato in termini di infortuni e morti sul lavoro che la provincia di Caserta sta sostenendo, puntando il dito contro il sistema dei subappalti.
Le richieste sindacali includono una revisione del sistema del subappalto a cascata, che permette alle imprese di precarizzare lavoro e salari, e la necessità di un dialogo più costruttivo con il Governo per affrontare il problema in maniera efficace e duratura.