Giro di vite sul lavoro nero: nuove misure in arrivo
Un’importante stretta sugli appalti e un inasprimento delle sanzioni in materia di lavoro nero e irregolare sono all’orizzonte, secondo quanto emerge dalle ultime notizie. Marina Calderone, ministra del Lavoro, ha dichiarato che si stanno valutando nuove normative per contrastare il dilagante problema della sicurezza sul lavoro.
Le ispezioni del 2023 nel settore edilizio hanno rivelato livelli di irregolarità preoccupanti, con una percentuale media che supera l’85,2% nelle aziende coinvolte in lavori legati al superbonus del 110%. Calderone ha riferito al Consiglio dei ministri che su oltre 92.000 accessi ispettivi, più di 20.000 sono stati dedicati alla vigilanza sulla salute e sicurezza, con un aumento significativo rispetto all’anno precedente.
Misure in via di definizione
Una delle proposte in fase di studio prevede l’interdizione dalle commesse pubbliche da due a cinque anni per gravi violazioni legate alla sicurezza sul lavoro o per responsabilità penali accertate in questo ambito. Questa misura, insieme ad altre in fase di valutazione, fa parte di un pacchetto organico volto a potenziare la tutela della salute e sicurezza sul posto di lavoro. La ministra Calderone ha chiarito che tali misure saranno discusse nel prossimo Consiglio dei ministri.
Parallelamente, si sta considerando la possibilità di sospendere e revocare i benefici fiscali e contributivi per le imprese operanti in modo irregolare. Queste azioni mirano a contrastare il dilagante fenomeno del lavoro nero e a promuovere una maggiore conformità alle normative vigenti, come evidenziato nel recente incontro al termine del Consiglio dei ministri.
Incontro a Palazzo Chigi tra governo, sindacati e imprese
Per affrontare in modo più incisivo la questione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sindacati e associazioni datoriali sono stati convocati a un incontro a Palazzo Chigi. Il governo ha pianificato di incontrare prima i sindacati, seguiti dalle imprese, per discutere le strategie da adottare in materia di sicurezza sul lavoro e per valutare le possibili azioni da intraprendere per contrastare efficacemente il lavoro irregolare.
La questione delle sanzioni penali è stata al centro delle discussioni, con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha espresso riserve sull’introduzione dell’omicidio sul lavoro come reato. Nordio ha sottolineato la necessità di valutare attentamente le misure da adottare, considerando l’esperienza passata e cercando soluzioni efficaci per contrastare il lavoro sommerso. Le prossime mosse del governo saranno cruciali per garantire condizioni di lavoro più sicure e conformi alla legge.