Trattativa Tesa nella Maggioranza: Emendamento del Terzo Mandato della Lega
La tensione è palpabile all’interno della maggioranza, con un messaggio chiaro che circola tra i parlamentari leghisti: «Non ritiriamo». Questo breve comunicato, ripetuto più volte, sottolinea la determinazione nel mantenere l’ormai famoso emendamento della Lega che permetterebbe ai governatori di accedere al terzo mandato. Tuttavia, questa decisione potrebbe portare a un epilogo che si prospetta come la bocciatura dell’emendamento, creando una frattura evidente all’interno della maggioranza. Nonostante l’ammissibilità dell’emendamento sia stata confermata dalla Commissione affari costituzionali, il percorso verso la sua approvazione è tutt’altro che certo.
Centrodestra in Attesa: Il Comizio a Cagliari come Svolta?
Una parte consistente del centrodestra guarda con ansia all’evento chiave di oggi: il discorso conclusivo di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani a Cagliari, con la speranza che possa portare a una svolta. Tuttavia, l’esito di questo incontro rimane incerto, nonostante le aspettative ottimistiche. Nel frattempo, diversi esponenti leghisti fanno eco alle parole di Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia, il quale ha suggerito di affrontare il tema del terzo mandato con maggiore tranquillità dopo le elezioni europee. Con le regionali in vista, molti ritengono che la discussione sull’emendamento verrà rinviata alla prossima settimana, anziché affrontarla immediatamente.
Il capogruppo leghista Massimiliano Romeo, in una dichiarazione enigmatica, ha evidenziato la necessità di ricevere indicazioni a 360 gradi, non limitate al possibile ritiro dell’emendamento. Successivamente, il chiaro messaggio «non ritiriamo» ha confermato l’orientamento deciso. Le riunioni di maggioranza, sia alla Camera riguardo alle candidature amministrative che al Senato sugli emendamenti al decreto elettorale, hanno evidenziato una posizione ferma da parte della Lega. Mentre i partiti alleati si aspettavano la non presentazione di emendamenti, la Lega ha mantenuto la sua posizione, riaffermando la volontà di candidare un proprio rappresentante in Basilicata e a Cagliari. Le trattative si intrecciano, creando una situazione di stallo e incertezza.
Da Fratelli d’Italia arriva una critica netta nei confronti della Lega, definendo il loro atteggiamento «incomprensibile». Per FdI, mantenere l’emendamento significherebbe una sconfitta immediata, mentre un ritiro consentirebbe di riprendere la discussione in seguito alle elezioni europee. Tuttavia, per la Lega, la questione ruota attorno a principi democratici fondamentali. L’incertezza e la tensione all’interno della maggioranza lasciano aperte molte questioni sul futuro dell’emendamento e sulle dinamiche politiche in gioco.