Navalny, la manifestazione a Roma e il senatore della Lega
Carlo Calenda, figura di spicco nella politica italiana, ha promosso una manifestazione a Roma in sostegno di Alexei Navalny. L’evento ha visto la partecipazione di diversi esponenti politici di rilievo, tra cui il senatore Massimiliano Romeo della Lega. La scena, descritta come mai vista prima, si è svolta sullo sfondo del Campidoglio, con Calenda, Elly Schlein e Andrea Abodi presidiare diversi angoli della piazza, circondati dai loro collaboratori, in un clima di attesa e tensione.
Mentre la folla si radunava, l’attenzione si concentrava su Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato della Lega, che ha attirato su di sé i riflettori. La presenza inizialmente prevista del senatore Andrea Paganella, legato alla delegazione leghista, è rapidamente svanita con l’apparizione di Romeo. L’atmosfera si è infiammata con scambi accesi tra manifestanti e il senatore, con urla di accusa e difesa che hanno caratterizzato il momento. La ricerca affannata delle fiaccole da parte di Romeo ha aggiunto un tocco di caos alla situazione, mentre la folla oscillava tra sinistra e destra, creando un clima di intensa emotività.
Una macedonia di classi dirigenti alla manifestazione
La manifestazione a Roma ha visto la partecipazione di una variegata rappresentanza della classe dirigente italiana. Politici di diversi partiti si sono ritrovati insieme per esprimere solidarietà a Navalny e condannare il regime russo di Putin. Tra i presenti, si sono notati esponenti di diversi schieramenti politici, da FdI al M5S, dall’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico a esponenti socialisti del passato. La presenza di figure come Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ha conferito un’aura di ufficialità alla manifestazione.
Il clima politico si è fatto denso di significati, con dichiarazioni nette contro Putin e il suo regime. Elly Schlein ha sottolineato l’importanza di essere presenti dopo l’uccisione politica di Navalny, attribuendo la responsabilità al governo russo. Giuseppe Conte non ha preso parte all’evento, mentre Carlo Calenda ha mantenuto un profilo discreto nonostante sia stato il promotore della fiaccolata. La presenza eterogenea di esponenti politici ha creato un’immagine sorprendente, quasi un’istantanea del panorama politico italiano. La manifestazione si è conclusa con un messaggio di unità nella libertà, mentre l’attenzione si sposta già alla prossima tappa della campagna elettorale in Sardegna.