Salvini evita di pronunciarsi sulla morte di Navalny
Matteo Salvini, leader della Lega, si è mostrato cauto nel commentare la morte del dissidente russo Alexei Navalny. Durante un’intervista a Rtl 102,5, ha affermato: ‘Saranno i giudici a valutare come è morto’. Quando gli è stato chiesto se avesse un’opinione sull’accaduto e sull’accusa di avvelenamento avanzata dalla moglie di Navalny, Yulia, Salvini ha preferito non esprimersi direttamente, sottolineando l’importanza della chiarezza nel caso: ‘La chiarezza la fanno i medici e i giudici’. Riguardo alla partecipazione della Lega, e in particolare di Andrea Crippa, alla fiaccolata in memoria di Navalny a Roma, Salvini ha ribadito: ‘Tutte le fesserie sui legami con la Russia sono state archiviate’. Le affermazioni del leader leghista sono state definite ‘generiche’ dai conduttori, che hanno cercato di ottenere una posizione più netta da parte sua. Tuttavia, Salvini ha preferito mantenere un atteggiamento riservato, suggerendo di lasciare che siano medici e giudici a fare chiarezza sull’accaduto.
Reazioni alla cautela di Salvini
La cautela di Salvini ha suscitato reazioni anche a livello europeo. Il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, ha ricordato che la posizione dell’UE è chiara e condivisa, sottolineando che non è necessaria un’indagine penale per stabilire le circostanze della morte di Navalny. Stano ha evidenziato le continue intimidazioni subite dall’oppositore russo, sottolineando l’importanza di fare luce sull’accaduto. Il politico italiano Carlo Calenda ha invece adottato un tono più duro, criticando apertamente Salvini su Twitter: ‘Adesso Salvini hai rotto le balle.’ Calenda ha elencato una serie di richieste, tra cui fornire prove della disdetta dell’accordo con Russia Unita e verificare i legami tra imprenditori che hanno finanziato la Lega e la Russia. Il tweet di Calenda riflette una crescente pressione sulla classe politica italiana per assumere una posizione chiara e decisa sulla situazione legata alla morte di Navalny.