![Il caso Nada Cella: Silvana Smaniotto in Tribunale per l'omicidio di sua figlia 1 20240215 205221](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240215-205221.webp)
Cold case Nada Cella: Silvana Smaniotto in Tribunale
Pochissime parole, appena sussurate: “Oggi è un giorno triste.” Silvana Smaniotto, madre di Nada Cella, è giunta in tribunale per l’udienza preliminare sull’omicidio della figlia avvenuto a Chiavari il 9 maggio 1996. Tra gli assenti figurano gli indagati: l’ex insegnante Anna Lucia Cecere, accusata di omicidio; Marco Soracco, il commercialista di Nada che la trovò agonizzante nel suo studio, e Marisa Bacchioni, madre del commercialista, entrambi coinvolti in accuse di favoreggiamento e false informazioni al pm. Dopo oltre 27 anni, la giudice Angela Nutini sarà chiamata a decidere se rinviarli a giudizio o proscioglierli.
La lunga attesa per la verità
Il caso Nada Cella, irrisolto per decenni, ha continuato a gettare ombre di mistero su Chiavari. Silvana Smaniotto, nonostante il dolore, si è presentata in tribunale con determinazione, attesa dalla stampa e dagli osservatori. L’assenza degli imputati ha accentuato la tensione nell’aula, lasciando la famiglia della vittima e i sostenitori in una sospensione angosciosa. Il procedimento si preannuncia complesso, con la giudice Nutini chiamata a vagliare prove e testimonianze accumulate nel corso di anni di indagini e dibattimenti.La presenza di Silvana Smaniotto ha aggiunto un elemento toccante all’udienza, con la madre che, nonostante il tempo trascorso, non ha mai smesso di cercare giustizia per la figlia. Le lacrime contenute e la compostezza dimostrata di fronte alle telecamere hanno reso tangibile il dramma che ha segnato la sua vita da oltre un quarto di secolo. Le speranze di fare luce sull’omicidio di Nada Cella si concentrano ora sulle decisioni della magistratura, chiamata a fare chiarezza su un caso che ha scosso la comunità locale e alimentato dibattiti su presunte coperture e depistaggi.
Un processo carico di aspettative
L’udienza preliminare si è aperta con la solennità che contraddistingue i momenti cruciali della giustizia, con l’attesa di verità e giustizia che aleggia nell’aria. Silvana Smaniotto, circondata dall’affetto dei familiari e dall’interesse dei media, ha dovuto rivivere i momenti di dolore e smarrimento che hanno segnato la perdita di sua figlia. L’assenza degli imputati, pur senza sorpresa per gli addetti ai lavori, ha lasciato un vuoto che solo la presenza dei legali degli accusati ha cercato di colmare.La determinazione della madre di Nada è stata evidente fin dal suo ingresso in tribunale, incarnando la ricerca instancabile di giustizia e verità che ha caratterizzato la sua vita dagli eventi tragici del ’96. La decisione della giudice Nutini, attesa da anni, si preannuncia cruciale per il destino degli imputati e per il senso di giustizia della famiglia della vittima. In un’aula gremita di tensione e aspettative, si consuma un capitolo importante nella storia di un caso che ha segnato profondamente la comunità locale.