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Proteste agricoltori a Roma: Trattori in Piazza per il Futuro del Settore
Le proteste degli agricoltori continuano a tenere banco a Roma, con i trattori che tornano a manifestare per difendere il proprio settore. Nella capitale, due diverse manifestazioni hanno animato il cuore della città: da un lato, il ‘Cra agricoltori traditi’ al Circo Massimo, dall’altro Altragricoltura e Popolo Produttivo in piazza del Campidoglio.
Manifestazioni e Richieste Chiare
Due trattori hanno fatto capolino davanti al Colosseo per la manifestazione ‘Te lo do io il made in Italy’, evidenziando la determinazione del settore agricolo nel rivendicare la propria importanza. Gli agricoltori riuniti al punto di raccolta di via Nomentana esprimono la loro insoddisfazione, considerando insufficienti gli sforzi del ministero dell’Agricoltura nel promuovere un dialogo significativo.
La protesta degli agricoltori si intensifica dopo il recente via libera al taglio dell’Irpef di categoria per due anni. Il ministro per l’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un’intervista a La Stampa, afferma: ‘Abbiamo fatto tutto il possibile per la categoria’. Tuttavia, le richieste del settore agricolo sembrano essere più ampie e profonde rispetto alle misure finora adottate.
Unità e Rivendicazioni Chiare
Le manifestazioni a Roma riflettono un’unità d’intenti tra diverse organizzazioni agricole, con un chiaro messaggio rivolto al governo. Danilo Calvani, leader del Cra, dichiara: ‘Sono in arrivo pullman da tutta Italia – Ci aspettiamo oltre ventimila persone. Sarà una piazza aperta a tutti, tranne ai violenti’. Questa mobilitazione rappresenta un momento cruciale per il settore agricolo italiano.
Le parole del presidente di Altragricoltura, Gianni Fabbris, sottolineano la necessità di riforme concrete e non semplici ‘contentini’. Insieme a Popolo Produttivo, si chiede che governo e parlamento si assumano le proprie responsabilità, ponendo al centro delle decisioni la dignità degli agricoltori e la sostenibilità delle attività produttive. Questa unità tra piccole imprese e associazioni rivela una determinazione comune nel difendere il ‘made in Italy’ e promuovere un’agricoltura sostenibile per il futuro del paese.