![Polemiche e controversie sulle pale eoliche in Appennino: progetti e reazioni nella regione 1 20240215 025411](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240215-025411.webp)
Le polemiche sulle pale eoliche nella fascia appenninica
Pale eoliche portatrici di polemiche nella fascia appenninica. Da settimane, il dibattito si concentra sui progetti presentati nella regione, coinvolgendo i territori di Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Valtopina e Foligno. A Gualdo Tadino, il progetto di Renexia prevede l’installazione di 10 pale tra Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Durante un incontro recente, il sindaco Massimiliano Presciutti ha dichiarato: ‘Si è trattato di una riunione molto partecipata dai portatori di interesse del territorio, che ha portato ad un confronto molto aperto e costruttivo.’ Il Comune si impegna a valutare l’impatto paesaggistico del progetto in modo trasparente e a garantire la partecipazione degli stakeholders.
Il progetto e le controversie
L’iniziativa prevede 10 aerogeneratori alti 200 metri, distribuiti tra Gualdo e Nocera, sottoposti alla Valutazione di Impatto Ambientale. Il Comune si appresta a fornire il proprio parere in merito, sottolineando che sarà ‘articolato e non elettorale’. Tuttavia, i consiglieri Alessia Raponi e Paolo Cappelletti hanno criticato le tempistiche del sindaco, sollevando dubbi sulla trasparenza dell’amministrazione. Mentre da Nocera e Provincia è già giunto un parere negativo, l’attesa è per la valutazione della Regione.
Le reazioni della comunità e le alternative proposte
Il dibattito non si limita al progetto Renexia, ma coinvolge diverse proposte nella regione. Il Comitato ‘Un’altra idea per l’appennino’ a Nocera Umbra ha lanciato una petizione contraria alle pale eoliche, evidenziando le preoccupazioni sull’ambiente, la fauna e l’immagine del territorio. Ugo Sorbelli, promotore del comitato, ha sottolineato: ‘C’è un’alternativa all’eolico. Siamo favorevoli all’utilizzo del fotovoltaico sui tetti.’ La petizione chiede al Comune di esprimere dissenso fino all’emanazione di linee guida nazionali o regionali, escludendo l’area appenninica come zona idonea. La richiesta include la proposta di una moratoria regionale e l’impegno per eventuali ricorsi legali.