![Binari italiani: il divario Nord-Sud e l'appello di Legambiente per un trasporto ferroviario più efficiente 1 20240214 162320](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240214-162320.webp)
Binari italiani: divario Nord-Sud
Un’Italia a due velocità corre lungo i binari italiani fra treni che hanno più di 18 anni, linee sospese o chiuse da tempo e ritardi. È quanto emerge dal rapporto ‘Pendolaria 2024’ di Legambiente. Il divario fra Nord e Sud si manifesta dall’età media dei convogli: al Sud è di 18,1 anni mentre al Nord è di 14,6 anni. Il Molise detiene il record con convogli che hanno in media 22,6 anni, seguito dalla Calabria con 21,4 anni.
Secondo Legambiente, quattro delle dodici linee ferroviarie peggiori sono al Sud, tra cui le ex linee circumvesuviane, la linea Catania-Caltagirone-Gela e la linea Jonica che collega Taranto e Reggio Calabria. Inoltre, ci sono linee ferroviarie chiuse e sospese da anni, come quelle in Sicilia e in Calabria, senza progetti concreti di riattivazione. La situazione critica riguarda anche tratti cruciali per i trasporti europei, come la tratta da Castelbuono a Patti della Palermo-Messina.
Appello per il potenziamento
Legambiente lancia un appello al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini affinché il tema dei pendolari e del trasporto su ferro diventi una priorità. L’associazione sottolinea la necessità di potenziare le linee ferroviarie con nuovi treni, di puntare sull’elettrificazione e su collegamenti più veloci via terra. Inoltre, si auspica un miglioramento del trasporto via nave con l’acquisto dei traghetti Ro-Ro e la conversione delle flotte attuali in traghetti elettrici.
Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, sottolinea l’importanza di investimenti mirati per il Paese, in particolare nel Mezzogiorno. Ciafani enfatizza la necessità di finanziare infrastrutture prioritariamente come nuove linee ferroviarie a doppio binario ed elettrificate, treni moderni, veloci e interconnessioni tra vari mezzi di trasporto. L’obiettivo principale è quello di realizzare entro il 2030 un cambiamento profondo della mobilità, orientato verso la decarbonizzazione e il superamento delle disuguaglianze territoriali.
Investimenti e ammodernamenti in ritardo
Legambiente evidenzia ritardi e problematiche nei fondi destinati agli ammodernamenti infrastrutturali. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) prevedeva ampi interventi sulle ferrovie, ma è stato rimodulato e diversi interventi sono stati bloccati. Tra gli aspetti critici, vi è il ritardo nell’intervento sul segnalamento ferroviario Ertms e la riduzione dei treni a idrogeno in acquisto. In totale, sono stati segnalati 840 milioni di tagli sul sistema di AV/AC al sud, con interventi rimandati e fondi non assegnati.
Il rapporto di Legambiente sottolinea anche alcune buone notizie, come il trend positivo nel numero dei viaggiatori giornalieri. Trenitalia ha registrato aumenti significativi nei trasporti Frecciarossa, Intercity e regionali rispetto al 2019. Inoltre, sono in corso piani di elettrificazione di Rfi e iniziative positive per i pendolari del Nord. Tuttavia, resta un appello pressante per un cambio di rotta nei finanziamenti e negli investimenti per garantire un trasporto dignitoso e una mobilità sostenibile per tutti i cittadini italiani.