Confermato l’ergastolo per Alessandro Maja
La corte d’assise d’appello di Milano ha confermato l’ergastolo per Alessandro Maja, colpevole della strage di Samarate. Maja, un interior designer di 60 anni, è stato condannato per aver ucciso la figlia Giulia di 16 anni e la moglie Stefania Pivetta, di 56 anni, a colpi di martello mentre dormivano nella loro casa di famiglia in provincia di Varese. Il figlio maggiore Nicolò, 23 anni, è l’unico sopravvissuto, ma è rimasto gravemente invalido a seguito dell’aggressione. Attualmente è assente al processo poiché ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico. La sentenza è stata confermata insieme a una condanna a un anno e mezzo di isolamento diurno per Maja.
La difesa di Maja e la richiesta di riapertura del processo
La difesa di Maja aveva cercato di riaprire il processo chiedendo una nuova perizia psichiatrica, ma senza successo. Durante il processo di primo grado, era stato accertato che il 60enne era pienamente capace di intendere e volere. Dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, la Corte d’Assise d’appello di Milano, presieduta da Ivana Caputo, ha mantenuto il verdetto di primo grado. Le motivazioni della sentenza saranno rese pubbliche tra 15 giorni. I giudici hanno scritto nelle motivazioni che non vi è alcun dubbio sul fatto che Alessandro Maja volesse eliminare tutti i membri della propria famiglia, forse anche se stesso.
Le dichiarazioni dell’avvocato difensore
L’avvocato Gino Colombo, difensore di Alessandro Maja, ha dichiarato che il suo assistito soffre di una depressione maggiore con delirio distruttivo. Colombo ha sottolineato che Maja è in cura da oltre un anno e ha respinto l’idea che il gesto commesso sia stato motivato da problemi di lavoro inesistenti. Il legale si riserva il diritto di fare ricorso in Cassazione dopo aver esaminato le motivazioni della sentenza. Inoltre, ha evidenziato che non è mai stata offerta alcuna forma di risarcimento per le cure necessarie al figlio sopravvissuto, nonostante Maja disponga di beni immobili e liquidità consistenti.