Salvini critica l’eliminazione dell’esenzione Irpef
Matteo Salvini si è espresso con fermezza riguardo all’eliminazione dell’esenzione dall’Irpef, definendola un ‘errore’. Secondo il capogruppo Molinari, l’esenzione fino a 10mila euro non è sufficiente e si dovrebbe fare di più per sostenere gli agricoltori. Inoltre, si è sollevata una polemica con il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, accusato di favorire Coldiretti a scapito degli agricoltori. Il ministro ha respinto le critiche sostenendo che la norma sull’Irpef è stata istituita dal MEF con il ministro della Lega e che non si possono creare soldi dal nulla.
Salvini propone maggiori detassazioni Irpef agricola
Durante un discorso a Potenza, Salvini ha proposto di aumentare la detassazione dell’Irpef agricola, sottolineando che l’esenzione fino a 10mila euro dovrebbe essere solo un punto di partenza. Nonostante ciò, ha evitato polemiche con il governo, affermando che l’Europa adotta politiche dannose che favoriscono poche multinazionali e Stati a scapito degli altri.
Salvini mira all’Europa e a Meloni
Il vicepremier Salvini ha lanciato critiche verso l’Europa, coinvolgendo indirettamente Giorgia Meloni. Questo segnale potrebbe essere interpretato come un’apertura alla leader di Fratelli d’Italia, anche se resta un punto di tensione. Inoltre, il vice di Salvini, Crippa, ha attaccato Ursula von der Leyen, alleata di Meloni, affermando la necessità di costruire un centrodestra europeo senza di lei.
Salvini e il nodo del terzo mandato
La questione del terzo mandato per i presidenti di Regione è diventata un tema di scontro tra Salvini e la premier, che vorrebbe strappare il Veneto alla Lega. Con Luca Zaia ricandidabile, la missione diventerebbe complicata per la premier, portando Salvini a minacciare di correre da solo alle prossime provinciali. Tuttavia, non sembra che questa minaccia possa far desistere la premier dal suo obiettivo strategico.
Salvini si presenta come un leader determinato a conquistare voti, anche attraverso alleanze internazionali con gruppi di estrema destra. Tuttavia, l’aspetto aggressivo della Lega sembra essere più un’illusione ottica, con la presidente del consiglio decisamente in modalità difensiva. L’assedio al Veneto e le alleanze strategiche sollevano dubbi sulla coerenza dell’azione politica del partito, soprattutto considerando le alleanze internazionali che potrebbero risultare controproducenti.