Protesta agricoltori ad Aosta: mobilitazione contro la crisi del settore
Ad Aosta, una manifestazione di sostegno agli allevatori e agli agricoltori ha preso il via con una partecipazione più contenuta del previsto. Un unico trattore, guidato da un coltivatore che afferma di ‘coltivare e vendere foraggi’, ha guidato il corteo composto da circa 40 persone e una ventina di auto. La partenza è avvenuta dalla torre piezometrica nella zona sud della città, con tappe programmate davanti alle sedi regionali di Coldiretti, Confederazione italiana agricoltori, Rai e all’assessorato all’Agricoltura.
Le motivazioni della protesta
Monica Glassier, una delle organizzatrici della manifestazione, ha dichiarato: ‘Non abbiamo avuto grandi adesioni da parte degli agricoltori: in Valle d’Aosta il posto è piccolo e la gente mormora. Qui ci sono tanti contributi che la Regione stanzia, o comunque anche l’Europa.’ Glassier ha sottolineato la diversità dei partecipanti, che includono liberi professionisti, cittadini, lavoratori e pensionati, manifestando anche per una sanità inefficace. Nonostante le aspettative, l’adesione degli agricoltori è stata limitata, con Glassier che ha raccontato di un contatto con un agricoltore che sembrava favorevole ma che alla fine non ha partecipato.
Nel corso della protesta sono stati esposti slogan significativi come ‘La nostra terra è la nostra vita’ e ‘Giù le mani dalla nostra terra, rivogliamo l’agricoltura, non il fotovoltaico’. I manifestanti hanno espresso la loro disapprovazione verso giornalisti e politici con lo slogan ‘Giornalisti e politici siete voi la vera emergenza’ e hanno criticato il modello di gestione europea con lo striscione ‘Fuori da un’Europa gestita dai banchieri vili affaristi’. Altri messaggi evidenziati includono ‘Il cibo non nasce in laboratorio ma dalle mani di un agricoltore’. Durante il passaggio davanti al palazzo regionale, il corteo ha continuato a far sentire la propria voce attraverso clacson e rumori significativi.
Nel pomeriggio è previsto un ulteriore corteo a piedi nel centro della città, con termine previsto di fronte al palazzo regionale. La mobilitazione è programmata per continuare anche nei prossimi giorni, confermando la determinazione dei partecipanti a portare avanti le proprie istanze e a richiamare l’attenzione sulle sfide e le difficoltà del settore agricolo in Valle d’Aosta.