Elezioni Europee: Il Pressing di Elly Schlein e le Candidature del Partito Democratico
Mancano meno di cinque mesi alle elezioni europee e la questione delle candidature all’interno del Pd è entrata nel vivo. A tenere banco nel dibattito è l’ipotesi di una candidatura in tutte e cinque le circoscrizioni della segretaria Elly Schlein. L’idea di fronteggiare la mossa che potrebbe fare Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia è al centro delle discussioni. Ufficialmente, al Nazareno non si stanno ancora occupando di questo tema, ma è evidente che da tempo si lavora in vista del voto di giugno. Elly Schlein non ha ancora dichiarato ufficialmente se correrà o meno, ma ai suoi più stretti collaboratori ha lasciato intendere di essere pronta a scendere in campo.
La caccia alle candidature simbolo nel Partito Democratico è aperta e il dibattito è acceso. La scelta delle candidature riveste un’importanza fondamentale per il risultato elettorale, soprattutto considerando che alle europee si vota con le preferenze. Questa selezione non influisce solo sul risultato finale, ma determina anche un intricato gioco di incastri per gli altri nomi da inserire nelle liste e sulle probabilità di elezione dei singoli candidati, anche in vista delle elezioni regionali. Uno dei primi interessati a un seggio a Bruxelles è Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e del Pd, il quale però non vede di buon occhio una candidatura di Elly Schlein in tutte le circoscrizioni. Bonaccini sottolinea: “Noi siamo un grande partito con una classe dirigente robusta. Personalmente ritengo, come ha detto anche Prodi, che non sia coerente con un partito plurale come il nostro. Abbiamo un’idea diversa su come affrontare le candidature”.
Le Candidature Contese e le Preoccupazioni nel Partito Democratico
Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, è in pista per un seggio a Bruxelles. L’eventuale uscita anticipata dal ruolo di governatore servirebbe a preparare il terreno per un successore che possa consolidarsi in vista del 2025. Tuttavia, molti sostenitori interni al partito ritengono che una candidatura di Bonaccini per il Parlamento europeo possa essere un errore. L’ipotesi di andare in Europa potrebbe significare perdere i contatti con la politica nazionale in un momento cruciale di cambiamenti per il Partito Democratico.
Ma Elly Schlein non si concentra solo su Stefano Bonaccini. Ci sono ancora molte caselle da coprire, soprattutto al sud, e lo sguardo della segretaria dem si rivolge ai governatori della Puglia e della Campania, Michele Emiliano e Vincenzo De Luca. Entrambi potrebbero essere candidati per l’Europarlamento, ma la decisione non è affatto scontata. Il pressing verso De Luca è evidente, ma il governatore sembra restio e non completamente convinto dell’opportunità. Anche De Luca teme che una candidatura europea possa eclissarlo dalla scena politica nazionale, rendendo difficile un ritorno sotto i riflettori. Nonostante le resistenze, Elly Schlein è determinata a trovare un accordo con De Luca, consapevole che il suo sostegno in Campania è cruciale. Un’alternativa potrebbe essere la candidatura del figlio Pietro, ma l’esito dell’operazione è ancora incerto.
All’interno del Partito Democratico, la questione delle candidature per le elezioni europee non è vista con entusiasmo da tutti. Ci sono esponenti che hanno già declinato, altri che mantengono il silenzio e chi, al contrario, aspira a un seggio in Europa. Le posizioni interne al partito si fanno sempre più complesse, con diversi nomi che emergono come possibili candidati. La situazione nelle varie regioni, come nel centro, nel sud e nel nord-ovest, presenta sfide e incertezze, con possibili ripercussioni sulla raccolta voti per il Partito Democratico.