A Brindisi: Protesta per la Chiusura del Centro Antiviolenza
Una mattinata turbolenta si è conclusa a Brindisi con un corteo di protesta per la chiusura del centro antiviolenza Crisalide. Questa istituzione, attiva da oltre vent’anni nel contrasto all’abuso e al maltrattamento di donne e minori, ha subito un duro colpo con l’interruzione dei fondi a partire dal primo febbraio. La ragione dietro questa decisione è chiara: un taglio di ben 74mila euro di cofinanziamento comunale, a seguito delle misure di riduzione dei fondi governativi volute dal governo Meloni per la prevenzione della violenza sulle donne.
La situazione si complica ulteriormente guardando al futuro, poiché per il 2024 l’amministrazione ha previsto solamente i 40mila euro messi a disposizione dalla Regione per gli Ambiti territoriali, senza alcun cofinanziamento locale. Questa scelta ha suscitato un acceso dibattito politico, con la minoranza che ha presentato una mozione per ripristinare il cofinanziamento e portarlo fino a 100mila euro. Nel frattempo, le attività del centro sono sospese, lasciando un vuoto importante nel supporto alle vittime di violenza. La protesta di stamani, organizzata dalla Cgil Spi Fp di Brindisi, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini preoccupati per il futuro del centro antiviolenza.
Il Gestaccio del Vicesindaco: Polemiche e Contestazioni
La tensione è salita alle stelle durante una conferenza stampa al Comune, alla presenza del vicesindaco Massimiliano Oggiano, esponente di Fratelli d’Italia. Una delegazione di manifestanti ha cercato di partecipare all’incontro, ma è stata respinta con la promessa di un incontro successivo, scatenando l’ira dei presenti. La situazione è precipitata quando Oggiano, dopo un acceso confronto, ha interrotto bruscamente la conferenza e, rivolgendosi alla folla, ha lanciato un bacio provocatorio, scatenando così le contestazioni e le urla di dissenso. “Vergogna, vergogna”, è stato il grido unanime dei manifestanti, mentre il Pd ha definito l’episodio una beffa per la comunità.
Le accuse sono piovute contro l’Amministrazione comunale, con il Pd che ha dichiarato: “Nessuno ha voluto ascoltare le legittime istanze dei manifestanti. La provocatoria conferenza stampa organizzata all’ultimo minuto è stata un tentativo di minimizzare il vergognoso taglio dei fondi al centro antiviolenza, culminato nel gesto sprezzante del vicesindaco Oggiano. Chiediamo al sindaco di intervenire per ripristinare l’integrità morale delle Istituzioni civiche”. La polemica è destinata a infiammare ulteriormente il dibattito politico locale, mettendo in luce le tensioni e le divergenze sul tema della violenza di genere e della protezione delle vittime.