Ornella Muti e Naike Rivelli: Rivoluzione al Festival di Sanremo
Ornella Muti, icona del cinema italiano, e sua figlia Naike Rivelli si preparano a fare un’entrata straordinaria al Festival di Sanremo di quest’anno. Lontane dalle classiche limousine e dagli abiti scintillanti, le due donne hanno deciso di unirsi alla protesta degli agricoltori calabresi in modo unico ed eclatante. In un’iniziativa che promette di stupire e sensibilizzare, Muti e Rivelli arriveranno venerdì in riviera a bordo di un trattore carico di arance calabresi da distribuire a tutti i presenti, compresi i vip e i cantanti partecipanti al Festival.
Una presenza fuori dagli schemi
La scelta di arrivare al Festival di Sanremo su un trattore rappresenta un gesto di solidarietà e sostegno verso gli agricoltori in lotta. In un’intervista all’Adnkronos, Ornella Muti ha dichiarato: ‘Saremo a bordo di un trattore con un bancale di arance calabresi che regaleremo a tutti i vip che stanno lì, anche ai cantanti.’ Questa azione non convenzionale mira a dare visibilità alla causa degli agricoltori calabresi e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del settore agricolo in Italia.
Una voce per gli agricoltori
Ornella Muti e Naike Rivelli si pongono come portavoce degli agricoltori calabresi, desiderose di offrire supporto concreto e visibilità alla loro causa. Rivelli ha sottolineato: ‘Siccome i trattori non parlano, saremo io e mia madre a dare visibilità a tutti gli agricoltori calabresi. Se hanno bisogno di numeri telefonici e contatti, glieli daremo noi, anche Al Bano si è reso disponibile.’ Questa iniziativa non si limita alla presenza scenica al Festival, ma si estende anche alla possibilità di salire sul palco insieme a un agricoltore, dimostrando un impegno reale verso la comunità agricola.
Ornella Muti ha dichiarato: ‘Se me lo chiedessero, salirei sul palco solo se verrà con me un agricoltore; vado a Sanremo per loro. Quando sono salita sul palco dell’Ariston per lavoro, non mi sono sentita a mio agio, Amadeus, il padrone di casa, non mi ha trattata come una professionista.’ Questa presa di posizione risuona come un invito alla riflessione sul ruolo e sull’importanza dei settori agricoli nel tessuto sociale ed economico del paese.