La sfida dell’agricoltura sostenibile e la politica europea
Produzione e ambiente non possono essere antagonisti, e la contrapposizione tra agricoltori e ambientalisti è una strumentalizzazione inaccettabile. La necessità di abbracciare l’agroecologia e sostenere politiche di produzione rispettose degli ecosistemi è cruciale per conservare il paesaggio agrario e le tradizioni che hanno caratterizzato l’Europa per secoli.
La deriva verso la deregolamentazione dei nuovi OGM
La Commissione europea si trova di fronte a un bivio critico riguardo alla proposta di deregolamentare i nuovi OGM. La decisione imminente, fissata per il 7 febbraio, ha suscitato preoccupazioni significative. L’insufficienza dei dati scientifici evidenziata dall’Agenzia per la sicurezza alimentare francese solleva dubbi sul superamento del principio di precauzione.
Le molteplici perplessità riguardano le potenziali conseguenze ambientali, come la contaminazione della biodiversità e la diffusione di modelli agricoli industriali. Inoltre, vi è l’allarme per le ripercussioni sociali derivanti dalla perdita di trasparenza nel settore alimentare e dalla limitazione della libertà degli agricoltori di coltivare senza ricorrere a nuovi OGM.
La necessità di un approccio oculato e sostenibile
È fondamentale adottare un approccio che valorizzi la libertà di scelta di produttori e consumatori, garantendo al contempo trasparenza e tracciabilità. La sostenibilità agricola non può prescindere dal rispetto degli ecosistemi e delle tradizioni, elementi che hanno plasmato la storia e l’identità europea per secoli.
La crisi climatica richiede un approccio strutturale e oculato, lontano da soluzioni rapide e incerte. L’agroecologia e il supporto alle politiche di produzione sostenibili sono le chiavi per un futuro equilibrato e rispettoso dell’ambiente. È imperativo che questi temi restino al centro dell’agenda politica, senza essere dimenticati una volta passate le elezioni.