Il mancato evento con Giuliano Amato al San Vittore
Nel cuore di Milano, all’interno del carcere San Vittore, era previsto un evento di rilievo con la partecipazione di Giuliano Amato, ex presidente della Consulta, per la presentazione del suo ultimo libro. Tuttavia, a sole 24 ore dall’appuntamento, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha deciso di non autorizzare l’evento, generando polemiche e sconcerto tra gli organizzatori e il Garante dei detenuti.
La reazione del Garante e la decisione del Dap
Francesco Maisto, Garante dei detenuti, ha espresso il proprio sconcerto per lo stop improvviso ricevuto dal Dap, sottolineando che l’autorizzazione era stata richiesta in tempo utile. Il Dap, dal canto suo, ha dichiarato che non si è trattato di una cancellazione dell’evento, bensì di una proposta di riprogrammazione dovuta alla tardiva richiesta di autorizzazione.
Le motivazioni dietro il veto del Dap
Le motivazioni ufficiali dietro la decisione del Dap di non autorizzare l’evento non sono state chiarite in maniera esaustiva. Tuttavia, il Garante dei detenuti ha espresso perplessità riguardo alla spiegazione fornita, sottolineando che la presentazione del libro era parte di un importante progetto formativo per i detenuti, denominato “Costituzione Viva”, che aveva suscitato interesse e coinvolgimento da parte di diverse figure istituzionali e della società civile.
La replica del Dap e la proposta di riprogrammazione
Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha replicato alla critica del Garante, affermando di non aver cancellato l’evento ma di aver suggerito una riprogrammazione per garantirne un contesto formativo e trattamentale adeguato. La richiesta era pervenuta tardivamente e senza il coinvolgimento delle autorità competenti, secondo quanto dichiarato dal Dap.