Tecnologie invasive: la nuova frontiera digitale
I social network e le sfide del presente Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, ha recentemente lanciato un grido d’allarme riguardo all’impatto dei social network sulla società contemporanea. In un’intervista a Radio Cusano Campus, Crepet ha sottolineato che ‘se i social rappresentano un rischio, siamo in guerra, questo è evidente’. Fa riferimento a una vicenda giudiziaria negli USA coinvolgente i colossi dei social media, sottolineando che l’attribuzione di responsabilità per disagi, psicopatologie e persino suicidi fa emergere un quadro critico. Crepet evidenzia che definire questa situazione ‘una guerra in corso’ potrebbe non essere un’esagerazione, data la complessità dei problemi legati all’utilizzo smodato dei social network. La controversia tra Linsey Graham e Mark Zuckerberg La tensione tra Linsey Graham e Mark Zuckerberg, CEO di Meta, si è acuita con l’accusa di ‘avere le mani sporche di sangue’ rivolta al magnate dei social. Crepet interviene spiegando che episodi simili sono già emersi in passato, come nel caso di Instagram, e che l’Europa ha iniziato a muovere timide accuse. Tuttavia, Crepet non accetta l’idea della ‘morte dei social’, sottolineando l’emergere di nuove tecnologie, come Rabbit o Human, che saranno ancora più invasive. Queste nuove forme di device, basate sull’intelligenza artificiale, promettono un coinvolgimento totale degli utenti, creando uno scenario di interazione senza precedenti.
Impatti antropologici della tecnologia digitale e IA
L’evoluzione tecnologica e le sfide della trasgressione Crepet evidenzia che la morte dei social network non significa la fine della tecnologia, bensì la nascita di nuove forme di interazione digitale. Parla di Rabbit e Human, dispositivi altamente tecnologici che si basano sull’intelligenza artificiale. Queste nuove tecnologie sono in grado di fornire informazioni dettagliate e personalizzate agli utenti, fino al punto di influenzare le scelte quotidiane. La trasgressione diventa un tema centrale, con Crepet che si chiede fino a che punto la libertà individuale potrà resistere all’invadenza di tali strumenti. La creatività umana e l’Intelligenza Artificiale La preoccupazione per un possibile atrofizzamento della creatività umana a causa dell’Intelligenza Artificiale emerge nel discorso di Crepet. L’arte, intesa come espressione autentica e unica, potrebbe trovarsi a fronteggiare sfide senza precedenti. Crepet sottolinea che la replicabilità e la facilità nell’ottenere risultati artistici potrebbero portare a una standardizzazione delle espressioni creative. Il rischio di un futuro in cui la creatività genuina venga soppiantata da produzioni omologate è reale, portando a scenari paradossali come un Festival di Sanremo ‘orwelliano’.