Stellantis e la pausa forzata di Mirafiori: un duro colpo per i lavoratori
Stellantis, la società nata dalla fusione tra Fiat Chrysler e PSA, ha annunciato una pausa forzata di un mese nello stabilimento di Mirafiori a Torino. Questa decisione implicherà la cassa integrazione per i 2.260 dipendenti, con le linee di produzione della Maserati e della 500 elettrica che si ridurranno a un solo turno. Questa sospensione temporanea delle attività è stata comunicata ai sindacati, creando preoccupazione e tensione tra i lavoratori.
La situazione a Mirafiori è particolarmente delicata, con il polo torinese che da tempo è oggetto di ridimensionamento senza segnali evidenti di rilancio. Le tensioni tra Stellantis, il governo italiano e i sindacati sono palpabili, con l’amministratore delegato Carlos Tavares che ha criticato il governo per non sostenere adeguatamente la difesa dei posti di lavoro nei siti italiani. Tavares ha evidenziato Pomigliano e Mirafiori come i siti più a rischio, alimentando ulteriori preoccupazioni tra i dipendenti.
Le preoccupazioni sindacali e le richieste di intervento
Il segretario generale della Fiom torinese, Edi Lazzi, ha espresso forte apprensione riguardo alla situazione: ‘Un altro dato ultranegativo della fase che stiamo attraversando. Ci sono tanti segnali che ci fanno tremare i polsi.’ Anche il segretario della Uilm torinese, Luigi Paone, si è detto preoccupato, sottolineando la necessità di un intervento immediato: ‘Siamo molto preoccupati perché questa cassa integrazione si aggiunge a quella che già c’è. Quello che abbiamo non basta, serve un nuovo modello subito subito.’
Stellantis ha sottolineato l’impegno nel tavolo automotive promosso dal Mimit, che coinvolge il governo italiano e gli attori della filiera per affrontare insieme la transizione verso la mobilità elettrica. John Elkann, presidente di Exor e principale azionista di Stellantis, ha rassicurato sul coinvolgimento attivo della società: ‘Stellantis è impegnata nel raggiungimento di importanti obiettivi comuni per affrontare insieme la transizione elettrica.’ Elkann ha anche smentito voci su una possibile fusione con Renault, cercando di dissipare incertezze sul futuro del gruppo automobilistico.
La pausa forzata a Mirafiori rappresenta un duro colpo per i lavoratori e per il settore automobilistico italiano nel suo complesso. L’incertezza legata alla situazione economica e produttiva dei siti italiani di Stellantis richiede un intervento tempestivo e mirato per garantire la stabilità occupazionale e la sostenibilità a lungo termine del comparto.