Aisha, vittima di razzismo culinario a Borgomanero
Aisha, una giovane cuoca con origini marocchine residente a Borgomanero, si è recentemente trovata vittima di un atto di razzismo nel suo ambiente di lavoro. La ragazza, 28 anni, lavora come cuoca presso il locale ‘Siamo fritti’ di viale Kennedy, dove sabato è stata oggetto di un episodio spiacevole da parte di una cliente di mezza età accompagnata da un uomo. La cliente ha rifiutato di essere servita da Aisha, affermando: ‘Non prendo niente cucinato dalle tue mani’.
Identità e discriminazione
In risposta al gesto discriminatorio, Aisha ha espresso la sua incredulità e disagio: ‘Non avrei mai pensato che qualcuno potesse dirmi una frase del genere. Sono nata e cresciuta a Borgomanero, ho studiato qui e in questa città continuo a vivere. Sono a tutti gli effetti una cittadina italiana, anche se porto il velo’. La giovane cuoca ha sottolineato il fatto che il velo non solo rappresenta un simbolo religioso, ma anche un importante strumento di igiene nel suo ambito lavorativo. Nonostante l’episodio spiacevole, Aisha ha ribadito la sua passione per il lavoro e la determinazione nel perseguire la sua carriera culinaria.
Riflessione e speranza per il cambiamento
La giovane ha espresso il desiderio che la cliente rifletta sul suo comportamento e sull’errore commesso, sottolineando come i pregiudizi possano portare a azioni ingiuste. Aisha ha evidenziato di aver già affrontato situazioni simili anche al di fuori dell’ambiente lavorativo, sottolineando le difficoltà e le discriminazioni che spesso affronta a causa del proprio abbigliamento. La cuoca ha espresso il suo desiderio di veder riconosciuta l’uguaglianza tra le persone, auspicando un futuro in cui le differenze non siano motivo di divisione o discriminazione.