“Ilaria Salis: La battaglia per i domiciliari”
Ilaria Salis, italiana detenuta in Ungheria per presunta aggressione durante una manifestazione, non vede prospettive di uscita dal carcere nonostante le richieste di domiciliari respinte. Il padre, Roberto Salis, esprime frustrazione per l’apparente mancanza di azioni a suo favore da parte del ministero della Giustizia italiano.
Una situazione disperata
Roberto Salis, in una conferenza stampa, ha dichiarato: “Non vediamo nessuna azione che possa migliorare la situazione, siamo stati completamente lasciati soli“. Ha evidenziato il presunto trattamento inumano subito da Ilaria in carcere, denunciando la mancanza di intervento da parte del ministero degli Esteri italiano. La mancanza di solidarietà e azione concreta da parte delle istituzioni preoccupa la famiglia.
Il commissario ai Servizi finanziari dell’Unione europea, Mairead McGuinness, ha sottolineato l’importanza del rispetto dei diritti umani e delle norme europee in materia di detenzione in attesa di giudizio. Ha evidenziato la necessità di garantire un trattamento dignitoso ai detenuti, senza discriminazioni.
McGuinness ha chiarito che le normative europee prevedono standard precisi per il trattamento dei detenuti in attesa di giudizio e che è fondamentale rispettarli senza eccezioni. Ha inoltre ribadito l’importanza di valutare attentamente le richieste di domiciliari, seguendo le procedure e le leggi vigenti.
La richiesta respinta
Nonostante la pressione internazionale e le richieste avanzate, la possibilità di concedere i domiciliari a Ilaria Salis è stata respinta. Il padre, Roberto Salis, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione critica della figlia, sottolineando il rischio per la sua incolumità in carcere.
La famiglia Salis si trova in una situazione di impasse, con la prospettiva di vedere Ilaria rimanere in carcere fino al termine del processo in Ungheria. Le criticità sollevate riguardano non solo il caso specifico di Ilaria, ma pongono l’accento sull’importanza di garantire i diritti fondamentali dei detenuti in ogni contesto.
La battaglia per ottenere i domiciliari per Ilaria Salis continua, mentre si pone l’accento sull’urgenza di un intervento rapido e risolutivo da parte delle istituzioni competenti. La situazione evidenzia le sfide legate alla cooperazione transfrontaliera e alla tutela dei diritti umani in contesti giudiziari complessi.