Sequestrato il resort “Giglio di Mare” di Paestum
Il resort “Giglio di Mare” di Capaccio Paestum è stato oggetto di un sequestro preventivo effettuato oggi, 5 febbraio, su presunta lottizzazione abusiva in zona vincolata. Secondo le autorità, la costruzione del parcheggio ha portato alla distruzione di una vasta pineta con circa 1.500 alberi. Il provvedimento, che coinvolge l’intera struttura turistico-ricettiva, è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno e del Nucleo Tutela del Patrimonio, su richiesta della Procura della Repubblica locale.
Indagati 10 persone nell’ambito del procedimento, tra cui il proprietario del resort e diversi professionisti. Le accuse riguardano reati come lottizzazione abusiva in area protetta, falsità ideologica, abuso edilizio e distruzione di bellezze naturali. Il procuratore Giuseppe Borrelli ha evidenziato le varie ipotesi di reato, sottolineando il coinvolgimento di funzionari regionali, tecnici comunali e altri professionisti nel processo illecito.
Presunta lottizzazione illecita e violazioni paesaggistiche
Le indagini ipotizzano la realizzazione di un resort con ampio parcheggio in una zona vicino alla spiaggia di Capaccio, attraverso provvedimenti amministrativi illegittimi emessi nel tempo. Si sospetta che la concessione edilizia e il permesso a costruire siano stati ottenuti in modo illegale, permettendo la costruzione di nuove strutture edilizie e il disboscamento di una vasta area. La pineta ubicata nella riserva naturale Foce Sele – Tanagro è stata oggetto di interventi che hanno compromesso l’habitat naturale e la bellezza del luogo.
Violazioni ambientali e accertamenti in corso
Il proprietario del resort è accusato di aver abbattuto illegalmente 1.500 alberi per ampliare la strada di accesso e costruire un parcheggio per i clienti. Durante l’operazione di sequestro, le autorità hanno scoperto la presenza di ulteriori abitazioni non autorizzate e lavori non dichiarati. La documentazione relativa ai finanziamenti ottenuti per la realizzazione della struttura è stata sequestrata dalle autorità fiscali per approfondimenti.
Le indagini sono ancora in corso e si focalizzano sulle presunte violazioni urbanistiche e ambientali legate alla costruzione e gestione del resort “Giglio di Mare”. Le autorità competenti stanno valutando le responsabilità delle persone coinvolte e l’impatto ambientale delle attività svolte. Resta da appurare la portata dei danni causati all’ecosistema locale e le eventuali sanzioni da applicare in caso di accertata colpevolezza.