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La lettera di Sgarbi a Meloni: Scontro sulle incompatibilità
Sgarbi, noto per la sua personalità e la sua passione per l’arte, si trova ora al centro di una controversia legata alle sue attività extraparlamentari. In una lettera indirizzata alla presidente Meloni, esprime il suo dissenso riguardo alla delibera dell’Agcm e annuncia il suo ricorso al Tar. La questione si focalizza sull’incompatibilità tra la sua vita artistica e il ruolo di sottosegretario, sottolineando come l’Antitrust abbia messo in discussione la sua intera attività di scrittore, narratore, curatore e storico d’arte.
La decisione presa dall’Agcm viene definita da Sgarbi come “politicamente corretta” ma “giuridicamente scorretta”, poiché non riesce a comprendere come le sue attività culturali possano interferire con il suo incarico pubblico. Sgarbi sottolinea anche l’importanza che l’attività “connessa” alla sua posizione ministeriale sia svolta in modo “professionale”, evidenziando la sua perplessità sul modo in cui autografare libri o presentare mostre possa essere considerato un’attività incompatibile.
Richiesta di trasparenza e integrità istituzionale
In risposta alle indagini sul conflitto di interessi all’interno del governo, avviate da un ministro, Sgarbi chiede che l’indagine venga estesa a tutte le istituzioni, garantendo gli stessi criteri per tutti. L’obiettivo non è la ritorsione, ma il rispetto per le istituzioni e la trasparenza nel governo. Sgarbi invita Meloni a vigilare sull’integrità del governo riguardo a possibili incompatibilità, sottolineando la sua limitazione nel promuovere l’arte e le sue idee in virtù delle restrizioni attuali.
Nella sua lettera, Sgarbi fa riferimento all’articolo 21 della Costituzione, sottolineando come le limitazioni imposte dall’Antitrust possano andare in contrasto con il principio di libertà di espressione sancito dalla legge fondamentale italiana. Il tono della lettera rimane rispettoso verso Meloni, riconoscendo il suo atteggiamento di lealtà e difesa nei confronti delle pressioni esterne e delle critiche mediatiche.