L’ex portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino: la paura nel cuore di Roma
"Paura? Un po’ sì, temo di diventare il bersaglio di tutti gli ambulanti. Qua non c’è un bel clima e quella non è bella gente. Uno quando esce da casa dovrebbe stare sereno, io invece mi guardo intorno e vedo brutte facce", così si apre il racconto di Rocco Casalino, ex portavoce di Palazzo Chigi, alle prese con una situazione di disagio profondo nel cuore di Roma. Attaccato dal "re dei bancarellai" romani, Casalino si trova a fronteggiare un problema annoso per la Capitale: quello delle bancarelle che spaccano la città e dividono anche il Movimento 5 Stelle. Mentre l’ex sindaca Raggi lottava contro i "bancarellari" per riportare disciplina in una situazione di deregulation, Luigi Di Maio si schierava con loro contro la direttiva Bolkestein che richiedeva di mettere a gara le concessioni.
Un appartamento di prestigio a piazzale Flaminio, acquistato con i proventi televisivi, diventa il teatro dello scontro tra Casalino e Proietti. La zona, pur di pregio, è da sempre tormentata dalla presenza invadente delle bancarelle, creando problemi di decoro e sicurezza. La stazione della metro e capolinea della ferrovia Roma-Viterbo, risalente al 1932, si trova in una situazione critica, con le bancarelle che dominano la scena. Casalino, ancorato al suo punto, chiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti. "In caso di emergenza, l’attuale disposizione ostacola le vie di fuga", sottolinea, rivolgendosi al Questore o al Viminale per trovare una soluzione a una situazione che mette a rischio la sicurezza delle persone.
Il dibattito su regole e sicurezza: la lotta di Casalino contro l’anarchia delle bancarelle a Roma
Insieme ai condomini, Casalino si batte per imporre regole e disciplina nella zona di piazzale Flaminio. Attraverso la creazione di un gruppo su WhatsApp chiamato "Flaminio revolution", cerca di coordinare azioni per contrastare l’anarchia delle bancarelle. I vigili, pur intervenendo su chiamata, sembrano arrendersi di fronte alla persistente violazione dei divieti di sosta, creando un circolo vizioso di multe e ripetute trasgressioni. "Serve una postazione fissa", insiste Casalino, preoccupato dalle minacce ricevute e dalle difficoltà nel far rispettare le regole.
Le tensioni crescono e la preoccupazione si diffonde tra i residenti. Casalino, nonostante le minacce e le pressioni, resta saldo nel suo intento di riportare ordine e sicurezza nella zona. La sua lotta non è solo contro le bancarelle, ma anche contro un sistema che sembra cedere di fronte alla pressione di interessi contrastanti. Mentre i vigili si trovano in difficoltà e i residenti vivono nell’incertezza, la situazione a piazzale Flaminio resta tesa e senza una soluzione immediata in vista.