Inchiesta di Perugia: Le Richieste di Gasparri
Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, ha sollevato una tempesta di critiche nei confronti di Cafiero De Raho, attuale Procuratore nazionale antimafia. Le accuse mosse da Gasparri riguardano presunte mancanze e un’azione discutibile all’interno della Procura. Secondo quanto riportato, il Procuratore generale Melillo avrebbe gettato un’ombra sulla gestione di De Raho, sottolineando il suo silenzio durante una riunione in cui la sua presenza era già controversa. Gasparri non si è limitato alle critiche, ma ha richiesto con fermezza che De Raho si giustifichi per il suo operato e abbandoni il suo incarico nella Commissione antimafia. L’accusa di conflitto di interessi è stata al centro delle dichiarazioni del Capogruppo di Forza Italia, il quale ha definito lo scandalo che coinvolge la Procura nazionale antimafia come il più grave degli ultimi tempi. L’obiettivo è arrivare alla verità completa, senza lasciare spazio a dubbi o incertezze.
Indagini in Corso e Richieste di Ristrutturazione
Le indagini riguardanti il tenente Striano della Guardia di Finanza hanno portato a nuove riflessioni da parte di Gasparri, il quale ha enfatizzato che l’operato del tenente non può essere stato solitario. La connessione con i giornalisti e possibili complicazioni interne alla magistratura sono emerse come elementi di grande preoccupazione. Gasparri ha sottolineato la necessità di una rifondazione della Procura nazionale antimafia, sostenendo che la situazione richiede un intervento deciso e inequivocabile. Le richieste avanzate da Gasparri non lasciano spazio a mezze misure: la commissariatura e un’ispezione rigorosa sono considerate come passaggi indispensabili per fare chiarezza sulla vicenda. La determinazione nel chiedere le dimissioni immediate di De Raho dalla Commissione antimafia è accompagnata da una promessa di perseguire con fermezza ogni possibile coinvolgimento in pratiche non etiche.